Si ritorna a parlare del Centro Servizi di Martina Franca ma questa volta in termini di cronaca, giunge infatti dal comando locale dei Vigili Urbani la notizia di effrazioni al Centro Servizi compiute da ignoti vandali. Nel corso di un sopralluogo in Piazza d’Angiò, dove è partita ufficialmente la nuova sistemazione del mercato del sabato, i vigili si sono accorti del fatto.
Sul posto sono giunti il direttore dei lavori in quanto sono in corso, in questo periodo, interventi di rifunzionalizzazione finalizzati all’ottenimento del collaudo finanziario dell’opera da parte del Ministero dell’Economia, l’architetto Gianfranco Aquaro, alcuni operai e l’assessore alle Attività Produttive, Nunzia Convertini.
Da un primo controllo si rinvenuti in un vetro rotto del primo piano colpito da una pietra e l’apertura della porta d’ingresso posteriore, si evidenzia infatti la serratura forzata. Al momento non risultano danni interni alla struttura, ma le autorità stanno verificando se ci sono stati furti alle attrezzature.
“Appare evidentemente un atto vandalico – dichiara l’assessore Convertini – su cui indagheranno le Forze dell’Ordine dopo la relazione e la denuncia, allegata di registrazioni delle video camere installate, che il Comando dei Vigili farà alla Procura”.
Gli atti vandalici sono abituali al Centro Servizio, ma è arrivato il momento di fermare queste escalation di effrazioni gratuite. Per questo Convertini ha sollecitato l’intera cittadinanza: “Si rende necessario che chiunque si accorga di presenze sospette, o senta o veda movimenti strani nelle vicinanze del Centro Servizi dia l’allarme. Questi atti vandalici, che mettono a rischio le strutture pubbliche realizzate con i soldi dei cittadini, devono essere fermati. Non dobbiamo avere paura di segnalare, dobbiamo collaborare tutti e difendere con forza il nostro patrimonio che presto potrà definitivamente essere messo a disposizione della collettività”.
“Stiamo da tempo lavorando – conclude l’assessore alle Attività Produttive – sulle ipotesi di gestione della struttura per essere pronti al momento del collaudo del’opera, consapevoli che il primo passo deve essere quello della vigilanza permanente della stessa”.
Ora speriamo solo che queste richieste vengano accolte dai cittadini, che devono rendersi loro stessi portavoce di un vivere sociale quieto in cui ogni atto di vandalismo deve essere bandito.
Ma costano tanto le telecamere?