Si terrà giovedì 16 febbraio dalle ore 18 alle ore 19.30, nell’Aula Magna della sede centrale del Liceo Statale Tito Livio di Martina Franca gli studenti della classe 3^ C LINGUISTICO in collaborazione con Progetto Red, un caffè filosofico nell’ambito delle iniziative del progetto di alternanza “Un’Impresa da ragazzi”. L’evento, dal titolo “Sport macht frei: in guerra si uccide senza vincere, nello sport si vince senza uccidere”, nasce sull’onda del lavoro svolto in classe da Progetto Red, partner del Liceo nel progetto di alternanza. Nel corso di alcuni laboratori di progettazione sociale sono state scelte delle tappe di animazione sociale e culturale del territorio, utili non solo per promuovere un autofinanziamento finalizzato ad obiettivi di miglioramento degli spazi scolastici ma anche per offrire un contributo al dibattito culturale della città.

Giovedì 16 febbraio prenderà corpo una di queste tappe: un momento di riflessione sullo sport e i totalitarismi. Tema caldo, spesso scomodo, ma che è un momento di storia. La serata è un momento in cui si rifletterà, anche con piccoli momenti ironici e con attenzione, sui temi della politica del totalitarismo nazifascista, dalle pagine oscure e inaccettabili del razzismo alla voglia di sognare uno sport che unisca. Il tutto preparato con cura dagli studenti della 3 C Linguistico, al loro primo appuntamento pubblico con un tema che cercheranno di rendere leggero e capace di attirare il pubblico.

Nell’occasione sarà presentato il testo Gli atleti del Duce: La politica sportiva del fascismo 1919-1939, Mimesis edizioni, di Enrico Landoni. È lo sport uno dei tratti distintivi di quell’unicum ideologico e organizzativo messo in campo dalla politica del fascismo, risultato di una complessa sintesi di pragmatismo, spregiudicatezza, competenza e modernità. Di qui l’elaborazione di un modello innovativo, capace di suscitare la curiosità e l’interesse di gran parte dei Paesi europei e degli Stati Uniti; e allo stesso tempo capace di condizionare pesantemente il successivo sviluppo dello sport italiano a lungo percepito nel dopoguerra come un ingombrante retaggio del regime.

Ad accompagnare il dibattito il prof. Antonio Scialpi, già docente di filosofia e storia presso il Liceo “Tito Livio”. Coordina il prof. Antonio Cecere, tutor interno del progetto di alternanza e docente di filosofia e storia del Liceo. I saluti saranno affidati al Dirigente Scolastico prof. Giovangualberto Carducci.

Il vero protagonista del Caffè filosofico resta il pubblico, che potrà intervenire liberamente. Il filosofo è solo un facilitatore del ragionamento. Perciò dopo la presentazione degli argomenti il pubblico potrà dialogare con gli ospiti senza paura di fare domande scomode o di sentirsi in difficoltà. Per ogni relatore viene dato un tempo massimo di 15 minuti per attivare la comunicazione.

 

Di Evelina Romanelli

Evelina Romanelli è nata a Martina Franca, laureata in Lettere presso l'Università di Bari con una tesi sul comparto manifatturiero della cittadina della Valle d'Itria. Il lavoro diventa libro "Il Made in Italy in Valle d'Itria", presentato a Milano, capitale della moda. La passione per la scrittura l'avvicina nel 2013 all'editoria, anno in cui comincia la sua collaborazione con il gruppo PugliaPress, dai siti online (Martinasera, PugliaPress, Invalleditria) ai cartacei (Pugliapress e Voce del Popolo) e non ultima la trasmissione televisiva Piazza Pulita. Sua la cura dei libretti da sala per il Festival della Valle d'Itria e la redazione di una recente storia sul dancing La Rotonda. Concretizza il suo lavoro con il conseguimento del tesserino da giornalista pubblicista nel 2015. Attiva collaboratrice della Fondazione Nuove Proposte Culturali, per cui segue i comunicati stampa per le manifestazioni organizzate, è addetta stampa del Comitato Centro Storico di Martina Franca. Definisce il suo rapporto con la scrittura "Un'intima relazione d'amore in cui le mani hanno il potere di leggere il cuore" .

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