Come annunciato alla fine dell’anno appena concluso, per le famiglie con più di tre figli saranno previste 20 euro di detrazioni sull’addizionale regionale Irpef, che tra l’altro ha subito una variazione “al rialzo” per tutti gli scaglioni di reddito. La giunta regionale, dopo l’approvazione da parte del consiglio, ha promulgato a tal proposito la legge denominata “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2014 e bilancio pluriennale 2014-2016 della Regione Puglia”, nell’ambito della quale sono state inserite alcune modifiche relative a maggiori detrazioni fiscali in favore delle famiglie numerose. La legge è la n. 45 del 30 dicembre 2013. In generale, le modifiche riguardano l’aliquota dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) per l’anno 2014, per le quali sono confermate le maggiorazioni previste che sono per redditi sino a 15 mila euro: 0,1 per cento; per i redditi oltre 15 mila euro e sino a 28 mila euro: 0,2 per cento; per i redditi oltre 28 mila euro e sino a 55 mila euro: 0,48 per cento; per i redditi oltre 55 mila euro e sino a 75 mila euro: 0,49 per cento; per i redditi oltre 75 mila euro: 0,5 per cento. Le detrazioni all’addizionale regionale all’IRPEF per carichi di famiglia previste, a titolo sperimentale, sono di 20 euro per i contribuenti con più di tre figli a carico, per ciascun figlio, a partire dal primo, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi o affidati; tale detrazione è aumentata di un importo pari a 375 euro per ogni figlio con diversa abilità. Qualora il livello di reddito e la relativa imposta, calcolata su base familiare, non consente la fruizione delle detrazioni previste, il soggetto IRPEF usufruisce di misure di sostegno economico diretto equivalenti alle detrazioni spettanti. A tal fine è istituito nel bilancio regionale autonomo un capitolo di spesa ad hoc. A Martina c’è anche un’associazione delle famiglie numerose, la cui presidente provinciale Giovanna Laneve (martinese), fa notare che, a fronte di tali detrazioni, ci sarà un aumento della Tares direttamente proporzionale al numero dei componenti di un nucleo familiare, circostanza questa che va in contrasto con le disposizioni regionale, che andrebbe valutata dalle amministrazioni locali.
MG