Di seguito un comunicato diffuso dall’associazione nazionale famiglie disabili:
Il Comitato Promotore “Stop al Nuovo ISEE”, dopo aver letto attentamente il parere espresso dalle Commissioni parlamentari competenti relativamente al Decreto che istituirà una nuova formulazione dell’ISEE, dopo aver preso atto di un tentativo di venire incontro alle richieste delle Associazioni di disabili e famiglie, formula le seguenti considerazioni:
1. Qualora le raccomandazioni al Governo fossero accolte dallo stesso per intero, privilegiando il punto a) (*) e cassando definitivamente l’iniquo ricorso alle franchigie rispetto alle somme percepite per la disabilità grave, il Comitato riterrebbe in massima parte soddisfatte le richieste avanzate.
2. Laddove il Governo accogliesse dalle raccomandazioni la parte che, invece, ribadisce il meccanismo delle franchigie come strumento di calcolo per l’accesso alle provvidenze sociali e sanitarie, condurremmo una durissima battaglia in quanto in poche battute il Parlamento cancellerebbe conquiste di decenni; verrebbero violati d’un solo colpo la Costituzione italiana, che affida esplicitamente alla Repubblica il compito di garantire la pari dignità sociale (art.3) delle persone disabili attraverso il mantenimento e l’assistenza sociale (art.38), nonché – fatto estremamente grave – la violazione da parte del nostro Parlamento della Convenzione O.N.U. sui diritti delle Persone con disabilità, in particolare riguardo gli artt.19 e 28
3. Apprendiamo il rifiuto delle Commissioni parlamentari competenti di concedere ai rappresentanti di un vasto numero di Associazioni una audizione per spiegare l”e ragioni di un’ampia fascia di cittadinanza attualmente non rappresentata. Il Comitato promotore ritiene tutto questo assolutamente antidemocratico e che il Parlamento su un argomento di tale importanza ha il dovere di ascoltare diversi punti di vista,
finora del tutto ignorati.
In conclusione invitiamo i Partiti di maggioranza e di opposizione a rinviare la discussione sul provvedimento “nuovo ISEE”, a concedere un’audizione anche al “Comitato Promotore Stop al Nuovo ISEE”, a riflettere in modo approfondito sulla soppressione di diritti acquisiti, indispensabili per centinaia di migliaia di famiglie e di disabili.
Contrariamente agire in modo cosi’ superficiale significherebbe ributtare nella miseria umana ed economica un vasto mondo di persone fragili, significherebbe distruggere una stagione di diritti a partire dal lavoro, dall’istruzione, dalla vita indipendente. Lanciamo un forte appello a tutte le forze politiche affinché si inverta la rotta, affinché si mettano in salvo cittadini che a fatica hanno provato a conquistare un ruolo sociale. Infine bisogna impedire con un’azione comune che il deteriorarsi delle condizioni di vita sociale, determini per molte famiglie la necessità di ricorrere ai nuovi istituti. Tutto questo un Paese come l’Italia non può permetterlo!
(*) Punto a): Il Governo confermi l’esclusione dal campo di applicazione del nuovo ISEE delle prestazioni assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario, poiché un ampliamento del medesimo campo di applicazione che vada oltre le prestazioni sociali, così come definite dall’articolo 1 dello schema di decreto, potrà essere disposto solo in seguito ad una esplicita previsione legislativa.
e una vergonia ci considerrano dei falsi poveri per pocchi soldi che ci vengono dati per fare una vita decente mentre i politici hanno portato italia allo sfascio.mettetevi. in una carrozzina per un giorno per capire come difficile campare.
e una vergonia