Lo dichiara la Confcommercio in una nota, dopo le rapine di sabato sera e ieri pomeriggio ai danni di due attività
Sabato sera la rapina ad un negozio di elettrodomestici, ieri pomeriggio quella ai danni del proprietario di una merceria. Due rapine, a distanza di pochi giorni, che hanno fatto piombare nella paura l’intera città. Se stamattina sono stati gli abitanti della zona storica a farsi sentire, attraverso una nota stampa del Comitato Centro Storico, nel pomeriggio è l’associazione dei commercianti che chiede maggiore sicurezza, oltre ad un incontro con il Questore di Taranto, visto che “fare il commerciante sta diventando uno dei lavori più difficili e rischiosi”. Ecco la nota stampa integrale:
“Due rapine a distanza di pochi giorni l’una dall’altra. I commercianti di Martina Franca ripiombano nella morsa della paura.
Dopo la rapina a mano armata di sabato sera in piazza Carmine, i rapinatori sono tornati a colpire, armi in pugno, per poche centinaia di euro, mettendo a serio rischio la vita stessa della vittima e degli eventuali avventori del negozio. Infatti, il negoziante – che ha tentato di reagire- è stato colpito con il calcio della pistola, fortunatamente in modo lieve.
Episodi che riportano alla mente il livello di timore e di tensione che si diffuse mesi fa tra i commercianti di Martina Franca, fatti oggetto di una serie di episodi delinquenziali ai danni di imprenditori. Si tratta di comprendere se tra i due fatti di questi ultimi giorni vi è un legame e se si tratta di soggetti decisi a tutto, pur di portare a casa il frutto dell’azione delittuosa.
Quanto accaduto a Martina Franca, deve far riflettere su il livello di sicurezza delle nostre città, e addirittura dei centri storici, come nel caso della rapina di ieri avvenuta alle 17.00, praticamente tra la gente.
E’ importante che le forze dell’ordine assicurino il controllo del territorio e che garantiscano il livello di sicurezza delle aree urbane e delle attività che in esso operano, ultimamente esposte purtroppo ad una nuova ondata di atti criminosi e di attività illecite – organizzate e non- come anche testimoniato dai 21 arresti di ieri, del giro di usura. Non è possibile che fare il commerciante sia divenuto uno dei lavori più difficili (per la crisi e le tasse) e più rischiosi.
Dieci giorni fa (in data 17 febbraio) Confcommercio – su sollecitazione delle delegazioni dell’area orientale e occidentale della provincia e del capoluogo- aveva invitato il questore di Taranto, E.Giuseppe Mangini, a voler incontrare i dirigenti dell’Associazione al fine di esaminare la situazione della sicurezza nella provincia di Taranto. I recenti fatti rendono certamente improrogabile tale incontro”.