Accolta presso la biblioteca della città la delegazione della Puglia dell’Associazione AssoRetiPmi che in un intenso incontro ha positivamente commentato le capacità sviluppate dalle imprese che associatesi in rete hanno rafforzato la loro capacità. L’incontro è stato aperto dal neo Assessore regionale alla Sanità Donato Pentassuglia che ha espresso parole di incoraggiamento per le piccole e medie imprese che hanno avuto la capacità di puntare alla difesa di un prodotto ricercato nei particolari, che viaggia su parametri di qualità alti affrontando il momento di economia mutevole. Il “Cambiamento di mercato” è sottolineato anche dall’assessora alle attività produttive del comune di Martina Franca, Nunzia Convertini che non parla di crisi, riflessione fin troppo semplicistica, ma di un mutamento che genera nelle aziende nuove possibilità di crescita e possibilità di creare una nuova identità più solida e competitiva. Ma cosa si intende per reti di impresa? È Gaetano Mele, direttore generale di CDA SRL e delegato della Puglia di ASSORETIPMI, ad illustrarne l’importanza basandosi sull’esperienza personale: “AssoRetiPMI promuove la cultura dell’aggregazione unitamente alla possibilità di fare business, favorisce e semplifica notevolmente le operazioni di internazionalizzazione e supporta le micro e piccole imprese nella creazione di Reti d’Impresa. Come Delegato per la Puglia mi auguro di poter ascoltare un numero elevatissimo di aziende e sostenerle nell’ideazione e progettazione di una ristrutturazione che, in questo momento di crisi, è fondamentale oltre che necessaria. Mi sento di suggerire tale percorso poiché fare rete significa anche darsi una speranza in più di sopravvivenza, comporta l’aumento delle opportunità e sicuramente permette di aumentare la forza di reazione ai problemi creati da questa crisi. Le imprese entrate finora in AssoRetiPMI hanno già visto e valutato concretamente le opportunità, hanno cominciato a condividere il business ed hanno visto la nascita di nuove occasioni di sviluppo e di nuovi percorsi di crescita mai contemplati prima. Si stanno mettendo le basi per la costituzione reale di nuove reti d’impresa”. All’esperienza del Mele si sono aggiunti i commenti del Professor Pirro, docente di storia dell’Industria presso l’Università di Bari, egli ospite solo un mese fa dalla nostra città in occasione del convegno orientato alle manifatture locali e alla tutela del Made in Italy, ha espresso un favorevole parere in merito definendo Martina Franca capitale del Fashion oltre che del Festival, egli reputa fondamentale la capacità di fare squadra, andando oltre la rivalità secolare che può esserci tra produttori. Essere uniti mettendo a disposizione le proprie risorse permetterebbe infatti di puntare ad obiettivi importanti, non solo per promuovere il marchio, qualunque esso sia, ma anche per ottimizzate le spese. Le aziende manifatturiere locali, seppur abbiano più volte accarezzato l’idea non hanno mai concretizzato un percorso che oggi risulterebbe vincente. Molte sono infatti le aziende italiane che stanno effettuando un’operazione di re-shoring, essa è la soluzione per sostenere la nostra economia, le nostre imprese e avere prodotti di qualità. Si tratta di invertire le operazioni di delocalizzazione che permetterebbero maggiore occupazione, una lavorazione qualitativa impeccabile e una ricaduta economica sul territorio. Il comparto locale dovrebbe così puntare alla difesa del proprio prodotto unitamente alle altre aziende in un corpus che permette di essere più solidi sul mercato internazionale. Le indicazioni sul come fare rete sintetizzate dal dott. Sabino Massaro (Di Bari Consulting) hanno illustrato ai presenti un’alternativa che gli imprenditori dovrebbero darsi, strada certo non semplice quando in gioco vi sono interessi comuni, ma il legislatore ne struttura una “architettura legislativa” che non lascia spazio a dubbi o equivoci, legge chiara, precisa che permette a tutte le aziende, senza distinzioni di fatturati o di capacità produttive, di farne parte. Il comune di Martina Franca sempre sensibile alle iniziative di AssoRetiPmi ha dunque dato la possibilità di conoscere una strada, una realtà collaborativa che conta oggi in Italia l’aggregazione di ben 16 mila membri, suddivisi in circa 1200 associazioni con 50 delegazioni nazionali, tutte operanti per un unico obiettivo “lavorare insieme per fare meglio”. È il mettere a fattor comune le potenzialità dei tanti che ne realizza una grande forza, abbandonando la situazione attuale che vede un dilagare di difficoltà per forti individualità.
Evelina Romanelli