Ci vorrebbe lo stesso sistema delle campagne elettorali: il silenzio dopo la mezzanotte del venerdì. Oggi iniziano i festeggiamenti di San Martino. I giostrai hanno deciso di non montare ed è un loro diritto averlo fatto. Finalmente una amministrazione prende di petto una situazione come nessuno in precedenza aveva fatto: mette davanti la sicurezza al divertimento viaggiante. La decisione, a giudicare dai rumor in città, sembra avere un consenso plebiscitario. Se ne stanno accorgendo anche i ragazzini che per primi avevano inscenato la protesta. Il fatto ha spiazzato anche i giostrai che erano sicuri che si sarebbe ripetuto quello che è accaduto ogni anno: installare un centinaio di attrazioni in Piazza D’Angiò e le vie limitrofe. Avevamo da parte di tutti i giostrai che fosse questo l’ultimo anno in Piazza D’Angiò, ma dal Comune ci facevano notare che qualcosa di simile era accaduto ogni anno, poi puntualmente disatteso. All’indomani della ipotesi di proposta fatta al Vicesindaco Lasorsa un marasma generale: Una forte discussione tra i giostrai (tutti volevano aprire e nessuno voleva rinunciare a nulla), la loro contrarietà, seppure invitati a farlo, ad incontrare il Sindaco al Pergolo che li ha attesi per tutta la mattinata, imponendogli che l’incontro avvenisse al Comune o tutto al più dai Vigili Urbani. Alla fine emergeva una verità che definiva la questione, un loro rappresentante diceva che non era questione di sicurezza del piano dello stadio, ma meramente economico in quanto erano sicuri che al Pergolo non ci sarebbe andata gente. E se un domani si fossero dovuti spostare, lo avrebbero fatto non più distanti di 200 metri da Piazza D’Angiò. Ieri, definitivamente la decisione, quella di non montare più. I giostrai che per la mancata apertura delle giostre a Martina, si dice avrebbero perso circa 4 milioni d’incasso, non ci stanno. Inibiscono alcuni colleghi paninari ad occupare le loro aree di sempre, chiedono ad un centinaio di ragazzini di essere solidali con loro nel continuare la protesta, dando appuntamento questo pomeriggio alle 17, annunciano che saranno presenti a Martina per tutti i tre giorni, partecipando addirittura alla processione, non certamente come atto di fede. Questo pomeriggio anche la decisione degli ambulanti di non aprire la fiera, non come atto di solidarietà ai giostrai dicono, ma perché secondo loro la festa non c’è più. La notizia viene presa con una certa soddisfazione in città da parte dei loro concorrenti commercianti che proprio stasera iniziano i saldi. Sembra che qualcosa questa festa l’abbia cambiato. Non sarà più lo stesso per i giostrai e l’atteggiamento degli ambulanti è l’inizio di uno studio che stanno portando avanti in giunta, per decolarizzare il mercato settimanale. L’Aut, aut dei giostrai alla fine non è piaciuto a nessuno. Da Palazzo Ducale Coletta annuncia delle iniziative per i più piccoli. La festa di San Martino, questa festa di San Martino va riorganizzata. Il Puglia Press ha pubblicato una foto della Basilica con il titolo: La festa è qui. Forse bisognerà ripartire proprio da questo ed a Martina potranno arrivare quelle giostre che accetteranno di montare dove una città, rappresentata dalle proprie istituzioni, avrà deciso, senza cedere ad alcun ricatto.
Antonio Rubino