La procura tarantina si è già espressa favorevolmente. Ora tocca al giudice per le indagini preliminari Patrizia Todisco prendere la decisione. Per il presidente dimissionario della Provincia di Taranto, Gianni Florido, la concessione degli arresti domiciliari in luogo del carcere (vi è detenuto da cinque giorni) potrebbe essere questione di ore. Dopo il suo interrogatorio e dopo le dimissioni, ci sono fondati elementi per ritenere cosa fatta il via libera ai domiciliari.
In particolare, un atto politico potrebbe assumere un valore assolutamente decisivo anche dal punto di vista delle sorti giudiziare di Florido lo scioglimento del consiglio provinciale già oggi, se, come nelle previsioni, i consiglieri di Pd e Pdl, contestualmente e contemporaneamente, dovessero protocollare le loro dimissioni.
Con l’amministrazione non più in carica, cadrebbe uno degli elementi-chiave della custodia cautelare: la reiterazione del reato(concussione, per favoritismi all’Ilva, è quanto contestato a Gianni Florido). Le sole dimissioni del presidente divengono efficaci e definitive il ventesimo giorno, dunque per ora Florido potrebbe teoricamente ritirarle. Invece lo scioglimento del consiglio sarebbe un atto definitivo e immediato.