Presentato il progetto pilota della Noiconsut per operatori socio-sanitari. A relazionare, il presidente Antonio Pepe e e il direttore scientifico del corso Sofia Sanarico
Un progetto per permettere agli operatori sanitari per svolgere al meglio il proprio lavoro, tenendo presente che i costi sanitari della nostra Regione sono molto elevati, contro una qualità di servizi offerti al pubblico non all’altezza. Questo il motivo che ha spinto l’associazione Noiconsut a creare un progetto pilota di formazione socio-sanitaria. Tutti i dettagli, nel comunicato di resoconto della manifestazione, svoltasi ieri sera al Park Hotel San Michele:
Si è svolta ieri sera nella cornice del Park Hotel San Michele la presentazione del progetto pilota di formazione per operatori socio-sanitari promosso dal dipartimento Noiconsut Sanità. Al tavolo dei relatori presenti il presidente nazionale Noiconsut Antonio Pepe ed il direttore scientifico del corso Sofia Sanarico. “Ritengo che oggi l’associazione Noiconsut – ha esordito Pepe – non possa gestire solo le problematiche della famiglia, delle imprese, ma debba avere anche dei momenti di carattere formativo, culturale ed incidere. In ambito sanitario abbiamo messo insieme degli operatori, perché riteniamo che chi opera nella Sanità non sia messo nelle condizioni di lavorare bene. I costi della Sanità pugliese sono spaventosi: rispetto ai costi che i cittadini sopportano, la qualità dei servizi offerti è scadente, ma non perché il personale sanitario non sia bravo, ma perché non ha i mezzi, gli strumenti per svolgere in maniera efficiente il proprio lavoro. Con questo progetto promosso dalla Noiconsut Sanità, intendiamo puntare molto sulla formazione facendo allo stesso tempo informazione per la collettività. Il gruppo di lavoro è fondamentale per risolvere le tante inefficienze della Sanità. C’è una legge dello Stato italiano che dice all’azienda pubblica – e la Sanità è un’azienda pubblica – che è necessario accantonare annualmente una quota del bilancio, per destinarlo alla Formazione. Nello specifico, tutte le aziende con almeno 20 unità occupate, sono tenute a fare Formazione nella misura pari al 4% della spesa di bilancio. Questo in Puglia non avviene. Si scopre che le somme destinate alla Formazione vengono utilizzate per materiale informativo mai acquistato o che la Formazione sia riservata a pochi intimi in maniera discriminatoria. Il sistema non funziona, ma nessuno si ribella perché chi lavora all’interno non può ribellarsi al potere, altrimenti c’è il rischio di essere epurati. A gennaio 2014 comincerò a chiedere gli accantonamenti per la Formazione e, se necessario, farò intervenire la Corte dei Conti per far luce sulla vicenda. Chi lavora ha diritto ad essere formato. Chiuderemo il nostro primo ciclo formativo di incontri con un convegno finale alla presenza del Ministro della Sanità”.
“Ho creduto in tutte le persone qui presenti – ha proseguito poi Sofia Sanarico – l’idea di realizzare questo progetto mi ha entusiasmato sin da subito come l’idea di ripropormi a distanza di cinque anni. Ho coinvolto gran parte dei colleghi con il quale lavoro quotidianamente, perché in Puglia abbiamo delle persone che fanno formazione, ma non si tiene conto della professionalità di altri operatori che tengono in piedi questo settore. La mia volontà è quella di lavorare di squadra con qualsiasi proposta innovativa proveniente da ciascuno di voi e senza nessuna remora. Dal 2014 parte obbligatoriamente la Formazione continua. Partiamo con un numero chiuso di 50 iscritti per un problema logistico di accreditamento. Successivamente, anche sulla scorta delle esperienze maturate, potremo anche effettuare delle riedizioni ed ampliare il numero dei partecipanti. Il primo progetto pilota prevede cinque giornate di lavoro (un incontro al mese a partire da febbraio 2014) possibilmente di sabato compatibilmente con gli impegni lavorativi. Riteniamo che tutti gli incontri pianificati siano di notevole interesse”.