Aumenti per tutti, dai piccoli commercianti alle famiglie. Batosta anche per i tavolini all’aperto
La giunta alternativa di Forza Italia commenta negativamente l’operato dell’amministrazione comunale in riferimento alle nuove tariffe Tares, soprattutto in virtù del fatto che l’attuale servizio di igiene urbana risulta inadeguato a giustificare aumenti che in alcuni casi arrivano a cinque volte l’importo attuale. Significativo anche l’esempio di una famiglia di quattro persone in un appartamento di 60 mq, che si troverà a pagare una volta e mezza in più. Secondo Michele Fedele, dirigente locale F.I. con Deleghe Ambiente e Tributi, per i cittadini sarebbe stata più equa la proroga TARSU.
Riportiamo integralmente il documento diffuso dalla giunta alternativa, lasciano al lettore la possibilità di fare le proprie valutazioni e, eventualmente, all’amministrazione di dare le proprie spiegazioni.
Purtroppo, con la pubblicazione delle tariffe TARES sul sito istituzionale, è arrivata la conferma di quanto FORZA ITALIA e l’On. CHIARELLI avevano previsto sin dal mese di luglio 2013, in merito alla STANGATA TARES, che ha seguito l’aumento dell’IMU, dell’ICP e della TOSAP da parte dell’amministrazione Ancona.
Sempre che gli errori grossolani sulle tariffe rimangano circoscritti alla presenza degli stabilimenti balneari a Martina Franca, e a due diverse tariffe per le mense, l’aumento TARES relativo alle ABITAZIONI PRIVATE (utenze domestiche) da 60 mq. con quattro occupanti dovrebbe essere del 151,54% (da € 117 a € 294,31) e del 231,50% (da € 117 a €. 387,85) nel caso in cui a parità di mq. gli occupanti siano sei;ovviamente, più è grande l’abitazione,maggiore è l’importo da pagare, e più alta è la percentuale di aumento della tassazione.
Mentre, a titolo esemplificativo, l’aumento TARES per le piccole attività commerciali (utenze non domestiche) dovrebbe essere del 202,63% per un piccolo negozio ortofrutticolo, che per gli ambulanti dei generi alimentari varia al 126,48%, al quale, però, si dovrà sommare il 25% di maggiorazione alla tariffa giornaliera per le occupazioni inferiori ai 183 giorni, seguono i ristoranti col 123,42%, ecc…
Contestualmente, però, la tariffa dei supermercati, (che vendono anche l’ortofrutta e i generi alimentari), è inferiore del 183,93% rispetto alla tariffa dei piccoli negozi di ortofrutta e del 112,11%, esclusa la maggiorazione giornaliera del 25%, per gli ambulanti di generi alimentari, mentre la tariffa dei cinematografici/teatri con annesso bar è inferiore del 686,81% rispetto alla tariffa dei piccoli bar ecc… più piccola è l’attività commerciale e più TARES si paga!
Infine, in una città definita dalla stessa amministrazione Ancona a vocazione turistica, risulta catastrofica la tassazione per l’occupazione delle aree pubbliche con 30 mq. di tavolini; per i bar l’aumento annuale dovrebbe essere del 372% (da € 91 a € 429,6), mentre per i ristoranti, pizzerie ,birrerie e pub, l’aumento annuale dovrebbe essere del 541,54% (da € 91 a € 583,8);come già significato, si dovrà sommare il 25% di maggiorazione alla tariffa giornaliera in caso di occupazione inferiore a 183 giorni.
Assodato che l’attuale servizio di igiene urbana non è adatto al TARES, per i cittadini sarebbe stata più equa la proroga TARSU e l’amministrazione Ancona avrebbe evitato di confermare il suo noto e triste primato per la maggiore tassazione dei martinesi e peggiore gestione dell‘ufficio tributi.
Leggo bene che i bar che occupano la strada per tutto l’anno, impedendo spesso il parcheggio in zone con carenza di parcheggi pagavano solo € 91 per l’intero anno? Cosa costerebbe a questi esercizi un locale in fitto di 30 Mq per lo stesso periodo, magari nelle piazze principali? Nella vicina Fasano (dove ancora una decina di giorni fa erano in piena emergenza nella gestione Tares) ad aumentare di tre volte dicono sia proprio la tares dovuta dai piccoli ristoranti (ci sarebbe una trattoria che avrebbe visto lievitare la tassa rifiuti da € 3000 a € 9000 annui), nonostante possano già usufruire del servizio di raccolta differenziata della nostra Tradeco. Dipenderà forse dalle tante critiche mosse a questo servizio di raccolta riportate sull’ultimo numero del periodico Osservatorio fasanese? Per i negozi di ortofrutta invito a vedere come riempiono i cassonetti quotidianamente con tutti i loro scarti. La colpa non è loro perchè non sono stati abituati a comportarsi diversamente. Quando c’era l’anarchia delle amministrazioni di destra ad essere stracolma dei loro rifiuti era l’intera Piazza d’angiò (trasformata spesso a discarica a cielo aperto). Sarebbe opportuno un chiarimento per quanto riguarda i supermercati e i cinematografi perchè non si capisce dal testo sopra riportato se viene applicata una tariffa differenziata solo per le superfici adibite rispettivamente a vendita di ortofrutta e di bar o se la tariffa è unica per l’esercizio. In questo ultimo caso mi sembra ovvio che la quantità di rifiuti che il cinema produce nella sala è inferiore a quella prodottas nel bar (tra l’altro il problema non si pone neanche perchè ci sono i distributori automatici). Stesso discorso per il supermercato dove c’è differenza fra corner ortofrutta e supermercato in termini di produzione di rifiuti.
Egregio concittadino, le percentuali di aumento sopra indicate riguardano solo il Tributo della monnezza, che comunque deve essere sommato alla TOSAP, lei ne è a conoscenza o il suo commento è fazioso?! È a conoscenza che lo spazzamento delle strade è già ripartito nella tariffa dei locali chiusi?
Ha fatto bene citare a Fasano, infatti, ha omesso, per sua mancata cultura in maniera, che grazie al nuovo servizio di igiene urbana adatto al TARES, nella detta città la quota variabile di una abitazione con 4 occupanti è pari ad € 113,10 contro €. 216,91 di Martina, mentre per sei occupanti, a Fasano è € 163,13 a Martina è 312,85. Non serve la percentuale per notare che a Martina si paga quasi il doppio!
Stessa sorte per la quota variabile delle utenze non domestiche: ortofrutta Fasano € 5,47 a Martina €14,183; bar a Fasano € 4,28 a Martina 8,765 ecc..
Tariffe, a Fasano, destinate a diminuire per il minore conferimento in discarica – la differenziata è al 75% – e la misurazione puntuale dei rifiuti.
Spero di aver chiarito la sua demagogia. Cordiali saluti.