Di seguito la cronaca web di Radio Vaticana:
Il Papa si è recato nel Carcere minorile romano di Casal del Marmo, dove ha presieduto la Messa in Coena Domini, che ricorda l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio. Papa Francesco, dopo la Messa nella Cappella – appena terminata – si recherà nella palestra dell’istituto.
Durante l’omelia, il Pontefice ha ricordato che Gesù ha lavato i piedi ai suoi discepoli. Questo – ha detto il Papa – è commovente. Pietro non capiva, ma Gesù gli ha spiegato. Gesù, Dio, ha fatto questo! E Lui stesso – ha detto il Santo Padre – spiega ai discepoli: Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come ho fatto io. E’ l’esempio del Signore: Lui è più importante, e lava i piedi; fra noi quello che è il più alto, deve essere al servizio degli altri. E questo è un simbolo, un segno. Lavare i piedi – ha aggiunto il Papa – significa dire: io sono al tuo servizio. E anche per noi, cosa significa questo? Che dobbiamo aiutarci. Aiutarci l’un l’altro: questo è ciò che Gesù ci insegna ed è quello che io faccio. E lo faccio di cuore, perché è mio dovere. Come prete e come vescovo – ha poi detto il Papa – devo essere al vostro servizio. Ma è un dovere che mi viene dal cuore: lo amo. Amo questo e amo farlo perché il Signore così mi ha insegnato. Ma anche voi, aiutateci: aiutateci sempre. E così, aiutandoci ci faremo del bene. Adesso durante la lavanda dei piedi – ha concluso il Pontefice – ciascuno di noi pensi: “Io davvero sono disposta, sono disposto a servire, ad aiutare l’altro?”. Pensiamo questo, soltanto. E pensiamo che questo segno è una carezza che fa Gesù, perché Gesù è venuto proprio per questo. E’ venuto per servire, per aiutarci. Dopo l’omelia, il Papa ha lavato i piedi a dodici giovani detenuti del carcere minorile di Casal del Marmo. Due di loro sono delle ragazze, una italiana e l’altra proveniente dall’est Europa. Il Pontefice ha indossato un grembiule realizzato dai ragazzi della Comunita’ di Villa San Francesco in provincia di Belluno, il cui tessuto proviene dalla Terra Santa.
La musica e i canti dei giovani detenuti hanno accompagnato la celebrazione. Un gruppo di ragazzi e ragazze, col sottofondo della chitarra, hanno intonato i canti liturgici. L’animazione è stata affidata ad un gruppo di 40 volontari dell’Associazione denominata ‘Volontari Casal Del Marmo’. Insieme con loro, anche i membri del Rinnovamento nello Spirito che animano la liturgia domenicale.Sono circa 50 i giovani detenuti che hanno partecipato alla Messa in Coena Domini: tra questi ci sono anche 11 ragazze. E’ stata una cerimonia estremamente semplice per espressa volontà del Papa. Insieme con il Pontefice, hanno concelebrato il cardinale vicario Agostino Vallini e padre Gaetano Greco, cappellano del carcere minorile. Con loro anche due diaconi, il primo del Seminario San Carlo, Fra Roi Jenkins Albuen (terziario cappuccino dell’Addolorata, confratello di Padre Gaetano), due giovani del Seminario romano, di cui uno è vice cappellano (Padre Pedro Acosta, colombiano).
Papa Francesco saluterà la Famiglia dell’Istituto nella palestra, nella quale si prevede la presenza di 150 persone. I ragazzi del penitenziario doneranno al Papa un crocifisso in legno e un inginocchiatoio, sempre in legno, realizzato da loro stessi nel laboratorio artigianale di Casal del Marmo, mentre da parte sua Papa Francesco donerà a tutti i giovani uova e colombe pasquali. E’ previsto anche un saluto dei ragazzi al Papa.
E’ presente il ministro italiano di Grazia e Giustizia, Paola Severino, il capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile, Caterina Chinnici, il comandante della Polizia Penitenziaria di Casal del Marmo, Saulo Patrizi, e Liana Giambartolomei, direttrice di Casal del Marmo.
(foto: fonte ansa.it)