Messa in Santa Marta, stamattina, per il papa.

Come ogni mattina. Ma per la nostra comunità questa è una giornata speciale, perché la messa in Santa Marta è concelebrata, da papa Francesco, con alcuni sacerdoti fra cui il rettore della basilica di San Martino, monsignor Franco Semeraro.

Don Franco è lì perché oggi, sessantesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale del cardinale Salvatore De Giorgi (arcivescovo emerito di Taranto e Palermo) proprio il prelato ha chiesto al papa di poter concelebrare, in Santa Marta, con il pontefice massimo e con alcuni sacerdoti ordinati, appunto, da De Giorgi. E nelle scorse settimane il cardinale chiamò don Franco, comunicandogli che avebbero detto messa insieme al papa. Il rettore della basilica di San Martino rispose che era un’attestazione per lui immeritata ma che ci sarebbe stato, stamani (e come dubitare?). A papa Bergoglio, don Franco porta le chiavi in argento che si trovano nella stuatua di San Martino, affinché il papa le benedica. Poi, il giorno della festa patronale, sarà il sindaco Franco Ancona a riposizionare, nella statua, le chiavi: segno di benedizione della città e di legame fra istituzione laica e sentimento religioso.

Oggi, peraltro, don Franco non è solo, a Roma. Infatti, ancora prima della telefonata di De Giorgi, il sacerdote martinese aveva organizzato una trasferta verso il Vaticano, per assistere assieme a un gruppo di sessanta fedeli all’udienza di papa Bergoglio, stamani sul sagrato di San Pietro.

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