Un nuovo attacco all’amministrazione Ancona da parte del candidato sindaco alle scorse amministrative, Franco Mariella, si è registrato nelle scorse ore. In una nota dai toni piuttosto diretti, l’ex consigliere ed assessore comunale torna ad accusare il sindaco e la sua giunta di errori che vanno a scapito della città.
Mariella ha innanzitutto voluto ribadire il suo scontento riguardo alla questione debito CISA. “Sul pagamento del debito CISA combinano un pastrocchio non indifferente, con delibera n.ro 214 del 20/11/2012 la Giunta comunale ha approvato la transazione autorizzando il vice Sindaco avv. Pasquale Lasorsa alla sottoscrizione della stessa, sottoscrizione avvenuta lo stesso giorno, un mese dopo, il 20/12/2012, il Consiglio Comunale sulla scorta di tale transazione e a relazione del vice sindaco riconosce il debito fuori bilancio, senza motivare adeguatamente la mancata adozione di quanto proposto dai revisori dei conti che avevano rilasciato parere contrario, già questo è grave, non basta, otto giorni dopo, il 28/12/2012, la giunta con delibera n. 260 sconfessa la firma di quella transazione da parte del vicesindaco Avv. Pasquale Lasorsa (il quale vota in giunta per la sconfessione della sua firma) ponendo nel nulla quella transazione, transazione su cui si poggiava la delibera del Consiglio Comunale del 20/12/2012.” Una questione, quella del debito CISA, su cui molti esponenti politici in questi giorni vanno esprimendosi, e su cui è giunta nella giornata di ieri la piccata risposta di uno dei protagonisti della vicenda il vicesindaco Pasquale Lasorsa, che ha accusato gli accusatori di caldeggiare fin troppo la vicenda, a suo dire gestita nella maniera corretta, per scopi politici.
Altre due sono le accuse che Mariella fa al sindaco Franco Ancona. “Su altre due questioni il sindaco ha veramente toppato, una in particolare, quella relativa all’obbligo della mobilità anziché il concorso che avrebbe consentito a giovani preparatissimi e motivati di lavorare per la propria città, fa capire la valenza di quel pianto, lanciato e trattenuto, durante la campagna elettorale quando si parlava di giovani cervelli martinesi emigrati, il sindaco anziché dar corso ai concorsi come fanno gli altri comuni riempie il nostro comune di dipendenti di altri comuni attraverso la mobilità.” Poi prosegue con un episodio a suo dire critico e significativo. “Bisogna far rileggere al Sindaco la barzelletta che un giornale on line ha raccontato qualche giorno fa a proposito di un concorso che aveva alcuni attori particolari: l’assessore al Bilancio, la Dirigente al Personale e Ragioneria ed il Consigliere Comunale Martino Miali. La vera barzelletta è quella che negli ultimi anni hanno raccontato alcuni dirigenti, il sindaco attuale ed il suo predecessore, Le leggi italiane valgono in tutto il territorio nazionale ma non a Martina. Tra l’altro un suo autorevole predecessore ebbe a dire che qui siamo a Martina e non in Italia.” La principale colpa del primo cittadino, secondo Franco Mariella, starebbe nell’insistenza sull’obbligo della mobilità che gli impedirebbe di assumere personale fresco e creare così posti di lavoro, laddove il Comune di San Giorgio Jonico, dove operano un membro dello staff del sindaco (il Dirigente al Personale, Dott.ssa Merico), ha bandito un concorso per esami, cosa che si sarebbe potuta fare anche qui a Martina.
Infine l’ultima nota critica a danno di Ancona. “Il Sindaco ha votato un bilancio contenente un Fondo Dirigenti illegittimo in quanto superiore a quello certificato dall’IGOP (Ispettorato Generale per gli Ordinamenti del Personale, presso la Regioneria Generale dello Stato) Anche lui come i suoi predecessori su questa faccenda ha preferito destinare somme in più di quelle dovute a cui ha dovuto far fronte aumentando l’IMU.”
Giovanni D’Aprile