Oggi non c’è stato, nel tarantino, solo il fulmine che ha provocato la tragedia di Campomarino, con un bambino morto e uno in gravi condizioni. Un altro fulmine si è abbattuto su un punto dello stabilimento Eni di Taranto e ha provocato un black out, per effetto del quale, informa Alessandro Marescotti di Peacelink, “purtroppo si registra uno sversamento in mare: è accertato da canale A dell’Eni. Si vede materiale grigiastro semiraffinato in acqua. Aria irrespirabile per le imbarcazioni che si avvicinano, Capitaneria di porto mobilitata. I tubi andati in pressione per il black out hanno liberato liquido che sta inquinando l’acqua del mare a Taranto”. Segnatate anche fiamme e fumo nero da una torcia dello stabilimento.

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