Si avvicina il Giorno della Memoria 2015- 27 gennaio, ricorrenza di etica universale e di numerose iniziative anche a Martina Franca:”La Memoria delle donne contro l’oblio della ragione”, a partire dal 26 gennaio fino al 7 febbraio. Riportiamo di seguito l’intero programma con una nota dell’Assessore alle Attività Culturali Antonio Scialpi.
Lunedì 26 gennaio – 4 febbraio: Palazzo Ducale – Corridoio d’Avalos
Mostra fotografica: “Monaco, il nazismo e la Rosa Bianca”, a cura del Liceo “Tito Livio” e del Liceo artistico “V.Calò”
Lunedì 26 gennaio ore 17.30 – Auditorium “ Cappelli”
“ La Memoria delle donne contro l’oblio della ragione”
Riflessioni a cura degli alunni degli Istituti Comprensivi “ A. d’Aosta”, “Chiarelli”, “Giovanni XXIII”, “ Grassi”, “ Marconi”
Martedì 27 ore 17.30 – Palazzo Ducale – Biblioteca Comunale
“La Rosa Bianca e Sophie Scoll”, a cura del Liceo “ Tito Livio” e Liceo artistico “ V. Calò”
Mercoledì 28 ore 18.00 – Fondazione “Paolo Grassi”
“Hélène Metzger: una pensatrice verso Auschwitz”
Relatore: Prof. Mario Castellana, docente di Filosofia della scienza all’Univ. di Lecce
Mercoledì 28 ore 19.30-21.30 – Teatro Verdi
“L’uomo per bene – le lettere segrete di Heinrich Himmler”, proiezione del film di Vanessa Lapa
Giovedì 29 ore 19.00 – Fondazione “Paolo Grassi”
Concerto di Musiche da Terezin
Silvia Grasso, violino; Michela Carnevale, viola; Claudia Fiore, violoncello Anastasia Gromoglasova, pianoforte; Maria Meerovich, soprano; Gabriella Serio, Rossella Carbotti, Vitania Tagliente, voci recitanti.
Sabato 7 febbraio ore 18.30: Palazzo Ducale –Sala Consiliare
“L’incompiuta abrogazione della schiavitù”, lectio magistralis del prof. LUCIANO CANFORA
A cura del Presidio del Libro di Martina e Assessorato alla cultura Regione Puglia
L’Assessore alle Attività Culturali, Antonio Scialpi dichiara che “La memoria delle donne è il filo conduttore di una riflessione storico-culturale svolta da ragazzi giovani e docenti sulla vita e il pensiero di alcune personalità femminili che hanno dato un grande contributo sul piano dei valori della dignità, della coerenza, della differenza di genere e della pluralità delle idee, fino alla prigionia e alla morte. Quel messaggio , attraverso la memoria, viene indicato al tempo presente e futuro per essere custodito e valorizzato contro le forme neorazzistiche emergenti”.