Due tavoli quelli aperti nelle scorse ore dall’Amministrazione comunale con la Provincia, nella persona del presidente Gianni Florido, e due argomenti di discussione prominenti e di stretta urgenza, anche rispetto ai tempi di riordino delle province: circonvallazione e Centro servizi.
La circonvallazione è una problematica che da decenni attanaglia la gestibilità del traffico cittadino, in particolare dei mezzi pesanti che transitano per le vie martinesi. Al vaglio di Comune e Provincia dunque il percorso di utilizzo dei quindici milioni di euro del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) per i lavori, che dovranno essere affidati per appalto non prima che si sia espressa la Commissione Consiliare riunita in proposito. L’idea di base è quella di smaltire in maniera diversa l’afflusso di automezzi per le strade della città prendendo a modello quanto fatto nella vicina Locorotondo, con un percorso innestato sulla Strada Statale 172 nei pressi del distributore Erg, proseguendo poi in zona Pergolo e quartiere Don Bosco, fino a giungere allo snodo tra via Massafra e via Mottola e alla zona industriale, per un percorso di ritorno che proceda per via Alberobello e giunga nuovamente sulla 172. Un tavolo che non aveva soltanto peculiarità tecniche, vista la presenza di Florido e dei consiglieri Pasculli e Palmisano, il che fa pensare a ragionamenti di tipo politico, vista l’imminenza del riordino delle province che farebbe inevitabilmente slittare il rifacimento della circonvallazione a data da destinarsi.
Amministrazione e Provincia impegnate parallelamente anche in un incontro con la rappresentativa di Confindustria, guidata dall’amministraziore di ICA Srl, Giuseppe Ancona, per discutere riguardo al Centro Servizi, l’edificio di 2500 metri quadri di piazza d’Angiò fin qui in disuso. L’intenzione, secondo Ancona, è quella di spostare in loco la sede di Confindustria e di insediarvi un agenzia di export per piccole grandi imprese, utile dunque al riavvio di un processo economico internazionale per Martina.