Di seguito un comunicato diffuso dall’assessore della giunta ombra del Pdl ai Lavori pubblici e ai Servizi cimiteriali, Francesco Montanaro:
A circa dieci giorni dal distacco della energia elettrica all’interno del cimitero, con conseguente chiusura di molte cappelle, e la impossibilità materiale per i martinesi di fare visita ai propri cari, tutto torna alla normalità, o quasi. Ne siamo davvero compiaciuti, soprattutto per la cittadinanza, che torna a vedere garantito un diritto che prescinde da qualunque norma o regolamento, ma risponde unicamente al sentire comune nei confronti del culto dei defunti. In questi giorni si è sviluppato un ampio dibattito sull’argomento che ha visto in sintesi delinearsi due posizioni contrapposte: da parte nostra, con un mio primo intervento, seguito da un appello dell’on.le Gianfranco Chiarelli, e da una ulteriore nota del vice capogruppo al comune avv. Piero Bello, abbiamo ripetutamente segnalato la necessità di individuare percorsi diversi per provvedere all’adeguamento impiantistico, evitando la chiusura di fatto del cimitero per un periodo molto lungo (previsti 90 giorni). L’amministrazione, e i partiti di maggioranza che la sostengono, hanno invece imboccato la strada della rigidità e dell’ ormai consueto ricorso alla dietrologia, sottolineando come sempre le presunte carenze delle passate amministrazioni e la, anch’essa presunta, ma non indiscutibile a quanto pare, bontà assoluta della propria azione. Abbiamo chiesto una moratoria della contrapposizione di parte, nel rispetto di una questione che riguarda tutti indistintamente e a prescindere dai colori politici. Manteniamo questo profilo. Certo, resta da comprendere però se la così improvvisa e ampia anticipazione dei tempi sia dovuta ad un improbabile completamento dei lavori, o piuttosto, come riteniamo, ad una frettolosa e inesatta valutazione da parte dei tecnici incaricati dal comune. Forse in futuro sarebbe meglio aprirsi di più al confronto, predisponendosi con maggior umiltà ad accettare anche i contributi della opposizione.
Vorrei porre alla vostra attenzione anche la situazione dell’impianto della pubblica illuminazione che ritengo in condizioni di grave pericolo per l’incolumità dei cittadini condiderato il voltaggio di alimentazione 220V contro i 24V del cimitero che ha portato, comunque, alla decisione di interrompere l’erogazione dell’energia elettrica. Vi sono principalmente strutture metalliche che sono conduttrici di elettricità e probabile fonte di rischio in caso di dispersione elettrica. Poi si aggiungano cavi lasciati penzoloni, cassette di derivazione prive di coperchio o rotte. Gradirei un riscontro da parte del PDL. Grazie.