“L’episodio, che pure ha tanto preoccupato la comunità – spiegano i Carabinieri di Massafra – è riconducibile ad un equivoco, poiché si trattava di una nonna che era andata a riprendere il proprio nipote da scuola”
Nei giorni scorsi ha fatto molto discutere una notizia diffusa da alcuni quotidiani locali, riguardante la presenza di un furgone rosso che si aggirava nei pressi di una scuola di Massafra, con intenzioni poco rassicuranti. La notizia ha fatto il giro dei social network, creando il panico. Sentimento al quale ha risposto, in mattinata, una nota stampa dei Carabinieri di Massafra, che spiegano come l’episodio sia stato frutto di un equivoco e che non esistono degli orchi “a bordo di un furgone rosso”, visto che alla guida del mezzo c’era una nonna che prelevava il proprio nipotino da scuola. Di seguito il comunicato delle Forze dell’Ordine:
Nella mattinata del 06.03.2014, una madre si presentava presso la Stazione Carabinieri di Massafra unitamente al figlio 12enne, che frequenta un istituto scolastico dello stesso centro, riferendo un episodio sospetto verificatosi il giorno prima.
Nella circostanza, il minore riferiva che il 05.03.2014, alle ore 17.00 circa, era uscito da scuola, dopo le lezioni, e mentre si trovava sul marciapiede antistante l’istituto scolastico, in attesa che i suoi familiari lo andassero a prendere, sopraggiungeva un furgone di colore rosso con a bordo una donna ed un uomo.
Nell’occasione i due, rimanendo sempre a bordo del veicolo, esclamavano alcune frasi equivoche quali: “sali sul furgone…i tuoi genitori mi hanno incaricato di venirti a prendere”, che nell’immediatezza spaventavano il ragazzino tanto da indurlo a rientrare a scuola e chiedere l’intervento dell’assistente scolastico, che però non riusciva a focalizzare il numero di targa del mezzo. Il minorenne, in seguito, precisava che nel pronunciare quelle frasi, però, i due individui non si rivolgevano direttamente a lui.
A questo punto, i Carabinieri della Compagnia di Massafra avviavano tempestivi ed accurati accertamenti al fine di individuare i due soggetti indicati dal ragazzo e stabilirne con certezza i reali intendimenti, rafforzando contestualmente la già assidua vigilanza presso gli Istituti Scolastici.
Le attività sono state costantemente seguite dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Taranto, di concerto con il Prefetto del Capoluogo, particolarmente sensibili alla vicenda in considerazione dei possibili risvolti.
Da subito venivano acquisiti i filmati dell’impianto di videosorveglianza dell’Istituto Scolastico in questione, che confermavano la presenza del furgone indicato dal minore e, previo riscontro con le immagini dell’impianto di sorveglianza video presente nell’abitato di Massafra, attestato presso la Centrale Operativa della locale Compagnia Carabinieri, si riusciva a risalire anche alla targa del mezzo, che risultava essere intestato ad una 56 enne di Massafra.
Le successive indagini consentivano di stabilire che la donna, proprietaria del veicolo, insieme al convivente, si era recata presso quella scuola per prelevare il proprio nipote, che frequenta lo stesso istituto scolastico e che quel pomeriggio avrebbe terminato le lezioni alle 17.30, invece che alle 17.00 previste. La donna, effettivamente, era stata incaricata a tale incombenza dalla di lei figlia e, proprio perché preoccupata nel non vedere il proprio nipote all’uscita dalla Scuola, aveva chiesto notizie al minore in questione, dando vita ad uno spiacevole fraintendimento.
Alla luce degli esiti dell’attività info-investigativa svolta dai Carabinieri di Massafra è chiaro ed evidente che l’episodio, che pure ha tanto preoccupato la comunità, è riconducibile ad un increscioso quanto innocuo equivoco, pertanto la cittadinanza può ritenersi rassicurata in merito alla presenza di presunti “orchi a bordo di un furgone rosso”, poiché nella fattispecie si trattava di una nonna che era andata a riprendere il proprio nipote da scuola.