Quest’anno non si è vista la neve, ma non abbiamo dovuto neanche aspettare che si sciogliesse, per vedere gli stronzi.
La rete ha lapidato un uomo di Torricella che si era autodenunciato e tranquillamente arrivato nel suo paese senza che nessuno lo avesse fermato, ma era più facile prendersela con lui. Era l’anello più debole della catena, come se fosse evaso da Auschwitz e non perché glie l’avevano consentito.
Abbiamo espresso la parte peggiore di noi, gettando dal grattacielo un altro pur di salvarci, ma poi, salvarci da cosa? Mi sarebbero piaciuti dei commenti altrettanto veementi su chi o cosa ha causato la morte di altri bambini ed adulti negli ultimi 10 giorni nel tarantino, piuttosto di chi ha leso la pubblica incolumità a Taranto da un virus simil influenzale.
Chi di noi non ha pensato, in questo periodo, che si stesse facendo puro sciacallaggio? Lo si è fatto a tutti i livelli, ad iniziare dai media. Non c’è stato un minuto in cui, accendendo la televisione, non si è avvertito un clima continuo di incitamento alla paura. L’altra faccia della medaglia è stato il continuo esibizionismo dei politici, ad iniziare dai governanti. Quanti messaggi fake ho ricevuto su wattsapp. Ma mentre le televisioni avevano l’obiettivo di trasmettere contenuti facendo grossi indici d’ascolto, grazie ai quali hanno fatto una grossa raccolta pubblicitaria ed i giornali di aumentare le vendite, dopo lunghi periodi di carestia, mi chiedo quale sia stato il ritorno di alcuni giornalini on line che sono arrivati addirittura a mettere nome, cognome, indirizzo, stato civile, medico curante con relativo ruolo istituzionale e partito d’appartenenza del poveretto di Torricella. Hanno fatto delle visualizzazioni in più, beati loro. Potranno dormirci su, anche se con lo stomaco vuoto. Un altro ha fatto allarmismo nel suo paesello, scrivendo che un suo concittadino, non positivo ad alcun tampone, aveva deciso di mettersi in auto quarantena, facendosi sorvegliare da alcuni addetti del Comune. Sciacalli è il termine che mi viene più in mente, l’altro sarebbe più volgare. Noi abbiamo cercato di dare solo notizie vere, censurandone altre, altrettanto vere, che non abbiamo pubblicato per non fare allarmismo, ma che avrebbero fatto decine di migliaia di visualizzazioni. Credetemi sulla parola. L’intervista al prof. Mazza che vi abbiamo pubblicato anche su questo numero, ha fatto impallare il server che si è bloccato, come la notizia del primo caso in Puglia. Non abbiamo fatto come gli altri. Il peggior danno, questo virus che chissà da quando sta girando nel mondo, non è escluso possiamo averlo portato noi in Cina e non viceversa, lo avremo tra qualche settimana, quando la nostra economia sarà drammaticamente danneggiata, a causa di governanti sprovveduti ed incapaci. Riprenderci non sarà facile e non basterà la Vitamina C per aiutarci a superarlo. Oggi è evidente che si sta tentando di fare un passo indietro, sempre che si sia ancora in tempo. Si sta cercando di far riprendere la vita regolarmente, con la scusa che il ceppo del virus si è fermato e non perché, pian piano, gli anticorpi lo hanno reso simile ad una comune influenza che, dopo aver contagiato milioni di persone, si esaurisce di colpo, magari senza che nessuno abbia fatto alcuna cura. A rimetterci la propria vita saranno anche questa volta, alcuni anziani ed ammalati con gravi patologie. In tutto questo periodo ho rivalutato un giornalista che sta sulle palle a tutti: Vittorio Feltri. I suoi interventi non sono stati solo semplici battute, in passato anche piuttosto volgari, ma vere, reali, condivisibili e fuori dal coro. Ora bisogna rialzarsi e ricominciare. Il virus non uccide più di quanti ne avrebbe ucciso l’influenza. L’intervista al prof. Mazza vi aiuterà a capire quali sono i danni veri ai quali siamo esposti. Ricominciamo a lavorare, soprattutto perché, a noi il reddito di cittadinanza non ce lo dà nessuno.