Di seguito un comunicato diffuso da Alfredo Conti, coordinatore del movimento “Taranto voglia di volare”:

Oggi, 31 agosto 2013, abbiamo assistito a un fatto increscioso. Nessuno di noi poteva credere a ciò che abbiamo visto e sentito. Vengo subito al dunque. Sono stato chiamato dal Dott. Lacava (Presidente Comitato M. Arlotta), dove era in compagnia del Sig. Gravina (Presidente Associazione Tarantovola.it), davanti all’ingresso dell’aerostazione dell’aeroporto di Taranto, mi informava della non apertura delle porte d’ingresso, per accedere nell’area terminal passeggeri. Normalmente queste, si aprivano grazie al sistema fotocellule. Immediatamente ho raggiunto il Gravina e Lacava all’aeroporto di Taranto – Grottaglie, per appurare ciò che non avrei mai creduto. In presenza degli operatori di Studio 100 e TeleRama, abbiamo provato a citofonare, unico sistema per poter avere delle spiegazioni relativo alla chiusura delle porte d’ingresso. Abbiamo chiesto a chi ci ha risposto al citofono, se potevamo entrare, la risposta e che non potevamo entrare. Alla domanda che gli è stata posta, se ci fosse una interdizione o un divieto imposto d’autorità, ha risposto che aveva ricevuto una disposizione. Si poteva entrare solo se c’era un’urgenza. Voglio ricordare che l’aera terminal passeggeri è pubblica, dove esiste un bancomat, delle macchinette per il caffè o bevande, oltre i servizi igienici. Mi domando, a che serve avere un aeroporto totalmente funzionante, con tutti i servizi, anche quello doganale? Questi sono soldi dei contribuenti!!!

Forse è la volta buona che aeroporti Puglia cade su se stessa.. Certamente l’ingegnere Di Paola non sarebbe stato così ingenuo da prestare il fianco alla critica più aspra nei confronti della sua società., o meglio, della società da lui amministrata. Qui si vede quanto vale il direttore generale senza gli indirizzi di Di Paola.. Forse quest’ultimo gioirà nell’apprendere che senza di lui la baracca fa acqua . Qualunque spiegazione vorranno dare i vertici di AdP alle autorità interessate, non avranno sicuramente il conforto della legittimità. Quindi penso che con questo auto sgambetto, il sig. “decisione” sentirà il vento della revoca dell’ incarico.; e se non lo sente da solo, lo soffieremo noi delle associazioni, perché di fronte a chi è certo che la politica regionale permetterà ad una società pubblica di fare e disfare contando sulla impunità, bene allora , sarebbe più che giustificato il concetto di revoca sia dell’incarico che della stessa concessione ,per troppo tempo elusa. Anche il presidente Vendola non può far finta di non sapere. Per un altro cittadino è valsa l’idea del “ non poteva non sapere”,ergo, la legge è uguale per tutti,…o no? Questa volta chiunque vorrà dare libere interpretazioni per la chiusura al pubblico dell’aerostazione di Taranto Grottaglie è bene che si studi bene il diritto della navigazione , il diritto pubblico,il diritto amministrativo,ed il diritto pubblico dell’economia ,senza trascurare la costituzione ,compreso il titolo quinto. o taccia ! 

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