Guarda un po’il caso. Dieci giorni fa scarsi evidenziammo che c’era stata una spesa di denaro pubblico perché venisse rifatta l’impermeabilizzazione e la pavimentazione nella piazza sovrastante il cinema Nuovo ed ecco che iniziano i lavori.
La spesa, risalente a marzo, si diceva urgente altrimenti non si sarebbe potuta garantire l’agibilità del cinema, secondo la transazione la cui procedura era iniziata oltre un anno fa. Il titolare del cinema aveva vinto il contenzioso con il Comune e in tutta fretta (come no) il Comune andò alla transazione per limitare i danni economici. Fra i contenuti della transazione, il rifacimento della pavimentazione in piazza. Acconto della spesa comunale all’impresa, 180 mila euro lo scorso marzo. Ma di pavimenti nuovi, e di lavori, neanche l’ombra.
Nel frattempo la stagione cinematografica è iniziata, anche in quel cinema che aveva vinto il contenzioso contro il Comune proprio a causa dei problemi di agibilità del locale sottostante la piazza. Ma, soldi spesi, stagione iniziata, l’unica cosa che mancava erano i lavori in piazza. Poi siamo arrivati noi. Abbiamo raccontato la storia. E da un paio di giorni, in quella piazza (non tutta, per la verità) ci sono transenne e indizi inequivocabili di lavori in corso. Cosa sia il cantiere, non c’è nessuna indicazione al momento. Ma è difficile che sia qualcosa di diverso da quello che si aspetta da più di un anno.
Bravo direttore, continui ad incalzare l’amministrazione se il risultato finale è quello di realizzare le opere. Il problema è quando non si fanno le opere e non già quando, sia pure dopo tentennamenti e sollecitazioni, si realizzano. lei giustamente può dire che dovrebbe provvedere l’amministrazione da sola. Probabilmente, se questo notiziario con il suo fiato sul collo dell’amministrazione lo avessimo avuto anni fa, oggi avremmo il parcheggio di Via Bellini e non già i milioni di mutuo da pagare per un parcheggio inesistente. Tornando alla piazza del teatro Nuovo non sarebbe male se chiarissero una volta per tutte alla cittadinanza se quella piazza è comunale oppure degli eredi Semeraro e se la abbellissero con delle grandi fioriere simili a quelle che trova a taranto nei pressi della concattedrale dinanzi all’ascom. Perchè a tutt’oggi è veramente squallida.
Grazie per il suo intervento. E delle belle parole per questo notiziario. La questione che lei solleva, riguardo al fatto che la piazza sia comunale invece che privata, a mio giudizio apre anche un altro fronte di dubbi: se comunale, dunque pubblica, come si fa ad assegnare un lavoro da 270 mila euro senza l’appalto? Va bene la transazione che porta a risparmiare soldi ma spero vivamente che la procedura, se si tratti di opera pubblica, si possa ritenere corretta. Non so esprimere alcuna certezza al riguardo. (agostino quero)
Se non sbaglio c’erano già fioriere, panchine e altri oggetti di abbellimento, ma un po’ alla volta li abbiamo persi per l’incuria di molti. Ricordo male?
Per definire quelle 4 panchine e quei brutti vasi che c’erano fino a poco tempo fa oggetti di abbellimanto bisogna lavorare molto di fantasia. Circa la piazza sapevo che era privata, ma non ho certezze. Questa è una delle perle dell’edilizia martinese: strade e piazze private. Non capisco perchè non viene subordinato il rilascio della concessione edilizia alla cessione della strada, spesso stretta e non adeguata alle macchine di oggi, al comune.