Lontano dai riflettori, dai proclami, dalle smanie di successo, ma eccezionalmente fattivi, pragmatici, essenziali e determinanti per lo sviluppo della nostra città. Sono la parte bella da raccontare di Martina, quella laboriosa e silenziosa che produce per il bene comune anche a costo di autofinanziarsi per lenire problemi di carattere sociale. Parliamo delle tante associazioni di volontariato che operano sul nostro territorio ed in questo caso dell’associazione Onlus “Gli Angeli dei randagi” che con profitto si occupano dal 2015 in maniera seria ed attiva di Randagismo ed Ambiente per ridurre un’emergenza che almeno adesso è tenuta sotto controllo nonostante il Comune non abbia dimostrato di avere economie per affrontare con criterio un fenomeno piuttosto diffuso. E allora ci pensano una ventina di volontari martinesi facenti campo al presidente dell’Associazione Carmelo Castellana a fronteggiare ed impegnarsi a testa bassa per monitorare un fenomeno non da sottovalutare soprattutto da noi. Sfamano i branchi, ne seguono gli spostamenti, costruiscono e posizionano in tutto l’agro casette al riparo dal freddo per migliorare il loro soggiorno, tutelano così l’incolumità non solo degli animali, ma anche quella dell’uomo, effettuano censimenti, dispongono di molti stalli in attesa di individuare la giusta collocazione degli amici a quattro zampe, sono in stretto contatto con tutte le associazioni del territorio nazionale e con l’Asl veterinaria, intervengono h24 e favoriscono adozioni ed affidi. Queste alcune delle attività che testimoniano l’impegno assiduo degli Angeli dei randagi che a breve avranno anche un portale telematico oltre ad essere già molto attivi sul Social network. Sono circa 70 le adozioni favorite dall’associazione nel primo anno di vita con una disponibilità anche a spostarsi per tutta l’Italia, magari al centro al Nord Italia dove il fenomeno del randagismo è meno presente. “Sono circa 200 attualmente i randagi presenti sul territorio di Martina Franca – comunica il presidente Castellana, e l’attenzione è sempre molto alta. Il rimedio per arginare l’emergenza – spiega – è solo uno e non è quello di attribuire dei microchip che servono solo a documentare l’anagrafe canina, ma è la sterilizzazione che però ha dei costi che non tutti si possono permettere in quanto mediamente si aggirano sui 150 euro”. La soluzione della sterilizzazione piuttosto che quella della microchippatura il cui costo ammonta a 6,90 euro per cane, sarebbe – consiglia il presidente Castellana – la strada più utile da perseguire magari coinvolgendo istituzioni e veterinari al riguardo. Va detto inoltre che questa procedura metterebbe fine anche alla ignobile pratica dell’avvelenamento molto diffusa dalle nostre parti. Intanto, la stessa associazione ha inaugurato presso il Cav di Martina Franca un importante sportello per i diritti degli animali dove poter tranquillamente rivolgersi per segnalazioni, denunce o avere informazioni sul tema. Lo sportello sarà aperto ogni martedì e giovedì dalle 17:00 alle 19:00. La stessa associazione ci comunica che è possibile chiamare al n. 3917049498 per sollecitare un Pronto Intervento ed al n. 3937263244 per richiedere eventuali adozioni ed affidi.

S.C.

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