Il consigliere regionale Alfredo Cervellera (SEL) interviene nel dibatto sulle dichiarazioni di Vendola “la Puglia deve adottare Taranto”.

Chissà se il governatore Vendola, quando affermò in conferenza stampa di voler  “adottare” Taranto, avrebbe mai pensato di scatenare un dibattito acceso nel mondo della politica jonica e pugliese.
Dopo gli interventi ironici del centro-destra e di MeP, è il consigliere regionale Alfredo Cervellera (SEL) ad intervenire “ribaltando” l’accusa nei confronti dello stesso centro-destra che avrebbe provocato nel passato i maggiori disastri. Il dissesto finanziario, per dovere di cronaca, risale al 2007, al termine del mandato del sindaco Di Bello (centro-destra, appunto). Che si tratti del solito gioco delle parti, saranno gli stessi lettori a farsi un’idea.
Noi, sempre per dovere di cronaca, riportiamo di seguito  integralmente l’intervento di Cervellera. (MG)

“Continua a far discutere la parola “adozione” usata dal Presidente Nichi Vendola nei confronti della città di Taranto.

 Lui stesso ha spiegato che significa “prendersi cura”, è come voler adottare una figlia generosa che ha dato tanto al territorio, sacrificando tutta se stessa, e che ora ha bisogno di ricevere aiuto ed assistenza dalla Regione Puglia e dall’Italia.
Per questo mi pare del tutto gratuito ed ingeneroso il sospetto che aleggia di voler commissariare Taranto esautorando dalle scelte gli organi elettivi della Città.
Mi pare invece che sia ferma volontà di Vendola e della sua Giunta di voler coinvolgere tutti, a partire dai Consiglieri regionali e dall’Amministrazione Comunale, per far fronte ad un compito così arduo.

Capisco la preoccupazione dei Consiglieri regionali di Centrodestra terrorizzati dal fatto che ingenti risorse dei Fondi Europei 2014/2021, su cui ci apprestiamo a decidere, siano destinati dalla Regione a Taranto.
Ma non condivido questo continuo fuoco di sbarramento atto a distruggere questa disponibilità e a non cogliere invece tutte le potenzialità offerte dalla Giunta Vendola.
Certo l’autorevole collega Lospinuso, quando parla dell’Amministrazione Comunale di Taranto e della sua incapacità a far fronte da sola a questa grave emergenza, crede che i tarantini siano fessi, o che abbiano poca memoria e dimentichino i disastri causati dai Governi Fitto e Di Bello per Taranto.
Farebbe meglio ad avere maggiore pudore prima di usare tali argomenti.
Nel 2007 dal Centro destra con la Giunta Stefàno abbiamo ereditato il più grave dissesto della storia d’Italia: quasi un miliardo di euro che abbiamo dovuto restituire ai debitori, gli uffici sguarniti ed allo sbando per le centinaia di tecnici e funzionari arrestati o rinviati a giudizio a causa del mancato controllo e  delle malefatte dall’Amministrazione Di Bello.
Ancora oggi continuano a celebrarsi i processi su quelle ruberie o incapacità ad amministrare dei compagni ( o preferisce camerati) di partito di Lospinuso.

Sono stato per tre anni Vicesindaco della Giunta Stefàno e so benissimo che quella carenza nell’organico comunale, prodotta dall’esodo seguito agli scandali e mai ripianata con il blocco de turn-over imposto dal Governo, è il problema principale che va affrontato se vogliamo ridare efficienza alla macchina amministrativa.
Occorre partecipare ai bandi europei e a quelli regionali per reperire le risorse, fare i progetti, bandire le gare di appalto, seguire i lavori: chi lo dovrà fare con la penuria di tecnici e di funzionari che lavorano presso il Comune di Taranto.

Per questo ho apprezzato l’indicazione, data da Vendola, di mettere a disposizione importanti risorse regionali per supportare l’Amministrazione Comunale con staff di tecnici preparati assunti specificatamente per gli importanti compiti su indicati.
Infine devo ancora ribadire a Lospinuso (che lo sa bene e fa lo gnorri) spero per l’ultima volta, che i finanziamenti per il progetto di riqualificazione del quartiere Tamburi non li abbiamo mai persi, anzi li abbiamo aumentati da 49 a 78 milioni.
Infatti, per l’incompetenza della Giunta di Centrodestra con quel progetto si abbattevano 400 alloggi sui Tamburi e non si prevedevano risorse per ricostruirli.
Dove dovevano andare ad abitare quelle centinaia di famiglie ?
Ripresi quel progetto e mi feci assegnare dalla Regione Fondi Fas per quasi 30 milioni in più .
Poi il Ministro Fitto per fare un dispetto alla Puglia “sequestrò” per anni quelle risorse e solo ora sono state liberate e riassegnate dai Governi, nazionale e regionale, ai progetti originari.
Infatti, il Comune si è messo subito all’opera avviando le gare di appalto per alcune opere previste da quel progetto e mi auguro che prosegua così alacremente per realizzarlo tutto.
Concludo chiedendo a tutti di evitare su argomenti così delicati polemiche strumentali, anche se ci stiamo avvicinando ad un difficile periodo elettorale, ma invito a dedicare tutte le nostre energie a questa grande possibilità offerta da Nichi Vendola per un progetto condiviso di rinascita per Taranto”.

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