Giovanni De Anni che da diversi anni vive a Roma, è sicuramente uno dei migliori talenti nati a Martina Franca nell’ambito teatrale e dello spettacolo che ha nel suo palmares delle collaborazioni importanti, ad esempio con Enrico Montesano con il quale, oltre ad aver fatto delle tournée teatrali, è stato protagonista su Raiuno dello spettacolo “C’è qualcosa in te”. Ma la sua passione più grande è stato il teatro, dove oltre ad essere stato attore è stato autore di alcune sue commedie molto divertenti che hanno ottenuto diversi sold out, anche in Puglia quando l’artista martinese è venuto soprattutto per amore della sua terra . A Giovanni De Anna, figlio di Michele e Marcella Acquaviva che da anni titolari uno dei più noti negozi di ottica a Martina Franca, è arrivato in anticipo un grande regalo coincidente con il suo imminente matrimonio. Ha firmato la regia di “Lo sguardo oltre il fango”, liberamente ispirato a “Il bambino con il pigiama a righe”. Sembra questa essere una attività che porta bene ai martinesi dopo il grande successo ottenuto da Donato Carrisi con “La Ragazza nella nebbia” nato da un’idea del Maestro Simone Martino e del poeta Lorenzo Cioce si sviluppa in due atti, attraverso testi tratti da documenti storici, con dialoghi dalla forte presa emotiva e la trama di un’intensa colonna sonora. Lo spettacolo in giro tra i più importanti teatri, tra i questi il Teatro di Villa Torlonia a Roma, dove sarà di scena dal 24 al 26 gennaio prossimo.
Tra gli scopi dello spettacolo ci sono sia la sensibilizzazione sulla vicenda dell’Olocausto sia la riflessione sempre attuale sull’integrazione possibile fra mondi apparentemente divisi da un muro invalicabile.
Il cast è formato da 12 artisti che si esibiranno live accompagnati da un terzetto di Archi.
MUSICHE: SIMONE MARTINO
LIBRETTO: LORENZO CIOCE – SIMONE MARTINO
REGIA: GIOVANNI DEANNA
SUPERVISIONE ARTISTICA: ANDREA PALOTTO
TRAMA
Ziva è una ragazza ebrea polacca di undici anni, deportata con la sua famiglia in un campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Incontra il coetaneo tedesco Peter, figlio del comandante SS del lager. Tra i due nasce una forte sintonia che si trasforma in amore e annienta ogni differenza e lascia spazio solo al sogno di una vita condivisa fra disperazione e uno sguardo verso il futuro.
Non ci resta che fare a Giovanni, oltre ai complimenti per la regia, anche gli auguri per il suo matrimonio.