La voce che circola è che l’Assessore alle Attività Produttive, ex segretaria del PD martinese Nunzia Convertini, abbia proposto il congresso. Un’ipotesi ventilata tra i corridoi di Palazzo Ducale durante l’ultimo “question time”.
Sarebbe utile al partito di maggioranza, il quale sembra proclive all’autodistruzione?
Dopo il fallimento delle elezioni provinciali, con un capogruppo sconfitto e tradito da qualche ancora non individuato (ma intuibile) nome (e parliamo sempre di consiglieri di maggioranza), dopo il malcontento di Magda Balsamo sulla mal gestione della faccenda tributi (Tari, nello specifico), e dopo l’autosospensione dei consiglieri Donnici e Franco Basile che lamentano la scarsa considerazione dei consiglieri dinanzi a scelte che i maggiorenti del PD locale hanno fatto creando comitati a sostegno di campagne elettorali di alcuni esponenti politici alla Regione (perché non Minervini, ad esempio, ed Emiliano si?) piuttosto di altri, una cosa del genere era più che prevedibile ma non è dato sapere a cosa possa portare all’interno del partito: se il congresso dovesse portare a risultati non condivisi da tutto il Partito Democratico allora questo partito sarà destinato a perdere ulteriori pezzi.
Che non ci fosse democrazia all’interno del Partito Democratico è cosa risaputa. Basti pensare a quando Aldo Leggieri lamentava la non convocazione dei consiglieri durante gli incontri che la Giunta organizzava coi cittadini pubblicamente.
Un dato di fatto: non si comprende se sia il Partito Democratico a creare problemi a tutta la coalizione o se sia la coalizione a portare problemi al Partito Democratico: Martucci e Caroli non hanno mai lesinato critiche alla maggioranza. Si pensi alla faccenda degli infissi e degli asili nido. Oppure alle critiche fatte da Martucci all’Assessore ai Lavori Pubblici Gianfranco Palmisano. Visibili su facebook persino. Poi la questione Cervellera che esce da Sel e si avvia verso un percorso politico all’interno del Partito Democratico. Ovviamente tutto diventa materia utile alle forze politiche di minoranza.
Franco Mariella, intervistato sul Puglia Press di questa settimana, dice che “la maggioranza durerà perché un accordo lo troveranno sempre”. Il problema non è capire quanto possa durare questa amministrazione. Ma se la coalizione, formata da anime già all’origine diverse tra loro, possa ricostituirsi alle prossime comunali. Ma è presto per farsi questa domanda. Però da qui alle prossime comunali l’opposizione ha tutte le carte in regola per compattarsi ulteriormente e restituire la città di Martina Franca al centro destra. Una cosa che né al PD né all’intera maggioranza sembra interessare.
C’è comunque un dato di fatto: tutti i consiglieri di maggioranza hanno sempre approvato le decisioni consiliari della Giunta, garantendo sempre su tutti i punti. Ma queste garanzie non sembrano siano state poi riconosciute. Emblematico, in riferimento a quest’ultimo punto, resta il silenzio del sindaco dinanzi alle critiche dell’opposizione ai consiglieri.