Sono passati meno di due anni dall’ultima campagna elettorale che ha portato a rivincere a Martina lo stesso sindaco e lo schieramento politico. Con soli pochi voti in più, l’amministrazione Ancona è tornata più forte di prima, in quanto epurata di gente capace e con una propria testa che avrebbe potuto dargli fastidio. Oggi per il Sindaco è più facile governare, non ha alcuna opposizione, né esterna, né all’interno della sua maggioranza bulgara. Tanti yes man, alcuni dei quali saranno ricordati dai posteri soprattutto per gli spot elettorali interpretati mentre ‘scopavano’ nell’utilitaria, con i programmi che si attaccavano al vetro, grazie al vapore acqueo creato.

Una amministrazione voluta da un terzo della città, ma che sta governando alla faccia degli altri due terzi.  Eppure, è proprio tra quella parte che l’ha voluta che si stanno leggendo sui social le critiche più feroci, come da parte di alcune cornacchie che in campagna elettorale ti aggredivano come se tu fossi il loro peggior nemico, perché la pensavi diversamente da loro.

Le cornacchie hanno lo stesso nome, sia per il maschile che per il genere femminile. La questione del Tursi è diventata tutta una volta sociale: da una parte chi vuole riqualificare il mercato settimanale grazie a quell’area sottratta ‘moralmente’ a chi l’aveva affidata gratuitamente alla città per essere un campo sportivo e chi fino a ieri era attratto dai canti delle sirene di una Circe travestita dai componenti della Giunta di turno (qualcuno nemmeno eletto consigliere comunale) e da un bellissimo progetto, convinti che probabilmente non ci sarebbe più stata una squadra a Martina che potesse assurgere a campionati dignitosi. Quindi non c’era più bisogno di uno stadio, se non per far giocare i bambini e per quello c’era il Cupa, diventato nel frattempo isola ecologica (Per come è ridotto il prof. Angelo Fasano al quale è stato dedicato, si sarà rigirato più volte nella tomba). Ad un cero punto, una squadretta nata piuttosto per passione che per obiettivi eclatanti, comincia ad impensierire i ‘dotti del palazzo’ per i risultati che si stanno conseguendo e per una sempre più numerosa aggregazione attorno ad essa.   La ‘maggioranza’ (due terzi della città) ha avuto sempre fretta di demolire lo stadio. “Il mercato settimanale deve rimanere al centro della città” tuonavano i colonnelli del grande direttore d’orchestra. Si arrivava addirittura a creare dei parcheggi che sarebbero serviti a dei fruitori di quel mercato settimanale, avendo rischiato un risarcimento milionario con i proprietari dell’aria, qualora non si fosse arrivati ad un tacito accordo. Eppure c’è chi, come noi, che non si è mai fatto abbindolare dalla favola del “Re è nudo”.

Abbiamo visto sempre un malaffare nella demolizione del campo sportivo. Quello stadio, demolendolo, costa più che farne uno nuovo. E’ questa la verità. Non sappiamo a chi gioverà, o almeno, lo immaginiamo.  A Foggia c’è uno stadio al centro della città, omologato per 25.000 posti, dove si possono fare anche delle partite internazionali. I ‘parcheggi’ che si stanno costruendo a Martina potrebbero servire se questo stadio rimanesse esattamente dov’è, almeno fino a quando non si costruirebbe un vero polo sportivo che si potrà realizzare solo con l’intervento dei privati, così come è avvenuto in altre parti d’Italia. Al sottoscritto che qualche partita l’ha giocata nel corso della sua gioventù in quel campo, l’area ventilata del Pergolo non è mai piaciuta.

Il Tursi verrà abbattuto, non perché lo hanno promesso in campagna elettorale, ma perché hanno i numeri per poterlo fare. Il mercato settimanale a Martina resterà al centro della città, piuttosto che creare dei mercati rionali più piccoli e sviluppare altri quartieri. Le cornacchie continueranno a ‘gracchiare’, ma il suono dei loro versi non sortirà alcun effetto e, poi, sono facilmente accomodanti. Questa amministrazione continuerà tranquillamente a sopravvivere fino alla fine, soprattutto da quando è stato eliminato, al proprio interno, l’unico che avrebbe potuto dargli fastidio, ancor più di una opposizione inesistente. La Giunta continuerà ad apparire; a mandare comunicati stampa di solidarietà ai sindaci di altre nazioni; a partecipare a marce della pace pur di apparire sulla stampa; a mantenere il rapporto costante giornaliero con il pubblico di Facebook; a fare dei viaggetti promozionali per promuovere il capospalla martinese; a gettare il capocollo nella spazzatura per poi promuovere dei convegni. Insomma non cambierà nulla. Non resta altro che la rassegnazione. Una cosa è certa, noi continueremo a scrivere che il RE E’ NUDO!

Antonio Rubino

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