Intervista a Franco Punzi, nuovo presidente nazionale di Federmusica

Francesco Punzi è il nuovo presidente di Federmusica. Il presidente del Festival della Valle d’Itria e della Fondazione Paolo Grassi è stato eletto all’unanimità, a scrutinio segreto, dal consiglio direttivo della federazione che, all’interno dell’Agis, riunisce le associazioni che rappresentano i teatri di tradizione, la lirica ordinaria, i festival, le istituzioni concertistico-orchestrali e le bande. Tra un impegno e l’altro, è stato ben lieto di raccontarci questa sua nuova avventura.

Professor Punzi, un incarico impegnativo, questo, supportato da un ampio consenso. Come si è giunti alla sua elezione?

“Faccio parte della Federmusica dall’anno stesso della sua fondazione, il 2008. Dal 2011 ero vice-presidente vicario, oltre a essere presidente di “Italia Festival”. Sono state presentate le candidature, e si è proceduto all’elezione a voto segreto. Lo scrutinio ha evidenziato come tutte le schede portassero il mio nome, così ho lasciato il precedente incarico, e ora mi appresto a ricoprire questo che è un ruolo di grande responsabilità”

Un attestato di stima e di fiducia nei suoi confronti, pertanto.

“Certo, anche questo, ma l’avere tutti questi consensi mi dà anche forza per affrontare l’incarico che sicuramente è soprattutto di servizio, innanzitutto dello spettacolo dal vivo, in secondo luogo della musica, e ovviamente della cultura in genere. ”

Quali sono gli obiettivi prossimi di Federmusica e del suo mandato?

“Il primo obiettivo, di cui stiamo già discutendo, riguarda il decreto ministeriale per il sostegno agli spettacoli dal vivo, per il quale ho già partecipato come vice-presidente a un primo tavolo di lavoro; come Federmusica intendiamo batterci per una riforma legislativa organica del settore musicale che superi l’ormai vetusta legge del 1967 e determini le condizioni per la creazione di un vero e proprio sistema musicale in Italia. Parallelamente a questo c’è il confronto con la Conferenza delle Regioni, che deve dialogare con il ministero al fine di dare spazio a tutte le realtà musicali del territorio. Come terzo obiettivo c’è quello di dare certezze non solo economiche ma anche normative agli operatori, agli artisti, alle organizzazioni, ai gestori dello spettacolo”.

Il momento non è dei migliori, per la cultura in genere e per lo spettacolo in particolare.

“Ne sono consapevole, e spero di non deludere le aspettative di chi ha riposto fiducia in me e nella mia passione per questo mondo; cercherò di lavorare per creare un regolamento interno dell’Agis più snello, ma anche di rappresentare degnamente il mondo dello spettacolo verso le istituzioni, ottenendo regole certe e finanziamenti opportuni”.

E poi c’è l’insegnamento di Paolo Grassi da portare avanti.

“Certamente. Sono orgoglioso di appartenere al sud e sento forte la responsabilità di ben rappresentarlo”

A proposito di orgoglio di appartenenza, adesso c’è il festival di Sanremo con il nostro concittadino Renzo Rubino che gareggia tra i big.

“Sono molto contento per Renzo, credo fermamene nelle sue capacità artistiche e canore, e gli starò molto vicino in questo momento importante per la sua carriera di artista. D’altronde voglio molto bene a Renzo e alla sua famiglia, quindi sono doppiamente soddisfatto per lui. Naturalmente il suo successo è un successo per tutta la città”

 

Matteo Gentile

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