Chi conosce Camillo Pace, contrabbassista martinese, non può che apprezzare la sua bravura. Ma oltre alla musica, che può piacere o meno a seconda dei gusti personali, c’è un merito innegabile del giovane artista: ha voluto parlare di sé mostrando i nostri luoghi, le nostre campagne, le nostre strade dei centri storici di Martina, Locorotondo, Cisternino, Monopoli. Nel video “Il viaggio”, uno dei branni dell’album “Autoritratto”, Camillo è riuscito a fondere queste città in qualcosa di unico, a dare un corpo alla Valle d’Itria della quale spesso si parla ma senza avere idee chiare su cosa sia o cosa voglia rappresentare.
Forse lo avrà fatto senza rendersene conto, ma questo video è una vera promozione del territorio attraverso le sue bellezze e la sua gente: basta vederlo per rendersene conto. Questo video è bello perché spontaneo, perché mostra momenti di vita e paesaggi senza alterazioni artificiose: è molto più efficace per la promozione del territorio di quello realizzato da PugliaPromozione per la campagna “Questa è Taranto”. Il video fatto dalla Regione associa la città bimare a una natura incontaminata (sic) mostrando tutto ciò che è attorno alla città tarantina, come la Gravina di Laterza, le spiagge di Campomarino di Maruggio e una indefinita masseria con i trulli che può solo trovarsi a Martina e invitando i turisti a scoprire questo posto e – indirettamente – a non badare a quello che si dice attorno all’Ilva e ai problemi ambientali. Il video di Camillo mostra invece non immagini fredde, “da cartolina”, ma momenti di calore, di vita. Inizia con Camillo che sale su un parapetto di un palazzo, in un centro storico, come se volesse buttarsi giù; ma poi inizia a camminare, a viaggiare a guardarsi attorno e a riscoprire la bellezza della vita, giocando a palla con dei ragazzini in una piazza, chiedendo un po’ d’acqua a una vecchietta che riempie un bicchiere a una fontana e che gli fa un gavettone. Sprazzi di pochi secondi che si susseguono con la musica che li accompagna e che, per il loro valore, fanno capire bene come mai Camillo Pace sia stato premiato per un suo video al Festival italiano del film turistico.
Daniele Milazzo
Giusta osservazione , ancora una volta i martinesi dimostrano non solo il loro talento ma anche la capacità di valorizzare tutto il territorio a differenza di tanti altri che senza avere cose speciali come cisternino si inventa di essere il posto di salvezza di una probabile fine del mondo e sfruttanto una promozione planetaria solo a suo vantaggio,escudento l’intero territorio della Valle d’itria
la promozione del territorio,passa anche da questi personaggi,che valorizzano ripristinando quella cultura paesaggistica che un tempo non tanto remoto veniva apprezzata in ogni angolo della puglia e non solo.peccato pero’,nessuno e’ profeta in patria,altrimenti avremmo non solo fatto conoscere meglio e tanto la nostra martina nel mondo,ma avremmo valorizzato la nostra cultura culinaria mediterranea meglio di qualsiasi altra realta’ meridionale.probabilmente non tutti conoscono che nell’atrio del palazzo ducale,c’e’ un marmo,dove si ricordano personaggi illustri martinesi,che hanno non solo dato lustro alla nostra cultura,ma hanno portato in giro per l’italia e non solo,le capacita’culturali,economiche,politiche di una cittadina che un tempo non tanto lontano veniva chiamata la bianca martina.grazie a loro e ai nostri avi piu’ recenti,se oggi ne abbiamo solo un ricordo sbiadito di quei tempi che furono….e oggi?solo beghe per dire che il mio orticello e’ piu’ bello del tuo.la mentalita’ dei nostri padri e dei nostri nonni non era questa,era diversa,bastava la parola e la semina diventava un raccolto sicuro.