“La presenza di un solo altoforno in marcia non garantisce le condizioni ottimali di sicurezza, per cui non si esclude la necessità della fermata complessiva della produzione”. Lo sottolinea la Fim Cisl di Taranto dopo l’incontro tra azienda e sindacati avvenuto all’indomani del sequestro senza facoltà d’uso dell’altoforno 2, reparto in cui è avvenuto l’incidente costato la vita ad Alessandro Morricella. All’Ilva ora funziona solo l’altoforno 4, mentre l’Afo5 e l’Afo1 sono in manutenzione.
(ANSA) Taranto, 19 giugno