Sì, avete letto bene. Miliardi. Di euro. Tanto per avere un’idea, sarebbero sedicimila miliardi delle vecchie lire. Forse non ci sono precedenti in Italia. E l’altro ieri, ai Riva, erano stati sequestrati beni per un miliardo 200 milioni. Insomma, in totale siamo sui 9,3 miliardi, diciamo qualcosa come diciottomila miliardi di vecchie lire. Una funanziaria dello Stato, in mano a una famiglia forse (ipotizzano i giudici) in “virtù” di reati commessi. Poi, ieri, è arrivata la notizia che sono stati accreditati, dall’Ilva, ventimila euro a beneficio di un lavoratore del siderurgico tarantino, ammalatosi di tumore. Ops, scordavamo: quei ventimila euro sono degli altri lavoratori, mica dell’azienda. Sono dei lavoratori che hanno rinunciato a qualcosa di loro per donarlo al compagno di lavoro. Diciottomila miliardi di vecchie lire, una situazione ambientale disastrosa, i morti e i malati gravi da una parte, con la tragedia di una città dilaniata dal dilemma “o mangi o respiri”, e l’arricchimento enorme da un’altra. Questa storia deve finire. Nazionalizzare l’Ilva non è più, solo, necessario: è urgente. (agostino quero)

Militari della Gdf stanno eseguendo a Taranto e Milano un sequestro di beni mobili e immobili e disponibilità economiche per 8,1 miliardi di euro nei confronti della famiglia Riva. I sequestri riguardano sia l’Ilva sia la Rivafire spa e sono disposti dal Tribunale di Taranto. L’accusa ipotizzate è associazione a delinquere finalizzata a reati ambientali. Solo due giorni fa la procura di Milano aveva disposto il sequestro preventivo di 1,2 miliardi a carico di Emilio e Adriano Riva. (ANSA)

Un pensiero su “Ilva: sequestro per 8 miliardi”
  1. Mi domando, ma i politici locali (tarantini) non sono la voce della comunità locale in parlamento. Da quando c’è l’ITALSIDER e, dopo, Riva che gestisce l’ILVA a Taranto, cosa hanno rappresentato a Roma (Ministeri e Parlamento)? Si sono arrogati il merito di aver fatto aprire lo stabilimento sderurgico di Taranto illudendo qualche generazione a discapito di tante generazioni bruciate. La Chiesa, poi, non dovrebbe essere (di regola) dalla parte dei più deboli? I vari arcivescovi che si sono succeduti, cosa hanno rappresentato nelle sedi di loro pertinenza?
    Purtroppo, oggi e per il futuro, le generazioni locali hanno due grossi problemi: la mancanza di lavoro ed il territorio deturparo dall’inquinamento; non possono neanche più coltivare nè allevare. Meditate gente!!! Grazie ai politici ed ai vari arcipreti e preti per come hanno svolto il loro RUOLO!!! GRAZIE!!! GRAZIE!!! GRAZIE!!!

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