Torna a farsi sentire di tanto in tanto l’aspra critica di Franco Mariella, ex candidato a sindaco alle scorse amministrative ed ex consigliere e assessore comunale, nei confronti dell’operato dell’Amministrazione guidata da Franco Ancona. Stavolta, in un intervento registrato da Elezionimartina.it, a finire sotto la mannaia il caso delibere Imu, che sta scuotendo non poco il Comune di Conversano e che, a detta di Mariella, sarebbe situazione analoga a quella di Martina.
La questione risale a qualche giorno fa, quando al Comune di Conversano è stata recapitata una missiva, con mittente il Ministero dell’Economia, che informava l’Amministrazione conversanese di problemi in merito alle delibere della tassa sugli immobili. Secondo l’analisi effettuata dai tecnici del Ministero, le delibere 100 e 101 del 2012, ossia quelle che portavano le aliquote su seconde case, terreni e aree fabbricabili da quota 7,6 a quota 9 per mille, sarebbero state presentate con un deciso ritardo rispetto ai termini previsti dalla legge, il che metterebbe a rischio il bilancio comunale. Si parla infatti, causa errore, di una restituzione dovuta da parte del Comune di Conversano di una cifra tra il milione ed il milione e mezzo di euro, più interessi, a migliaia di contribuenti conversanesi, con difficoltà procedurali e di tempistiche nella liquidazione che potrebbero condurre Conversano a dover rivedere tutto il bilancio.
Stesse analisi effettuate da Franco Mariella rispetto alla situazione martinese. “Forse è il caso di ricordare che, come Conversano, anche la delibera di fissazione dellle aliquote IMU di Martina è stata assunta oltre il termine di legge (31/10/2012) – si è espresso l’ex candidato sindaco – visto che il procedimento è stato concluso a fine novembre con l’adozione della delibera di correzione.”
Un’altra pecca sarebbe inoltre stata evidente da parte dell’Amministrazione locale. “Inoltre bisogna rilevare – prosegue Mariella – che non solo per il regolamento, ma anche per la delibera di fissazione delle aliquote manca del parere del collegio dei revisori per cui è illegittima. Infatti la norma sull’IMU prevede che con delibera consiliare adottata ai sensi del D.Lgs. 446/1997 (che regola la potestà regolamentare dei comuni in materia di tributi) possano essere variate le aliquote IMU. Per tutte le delibere di natura regolamentare in materia di tributi dal 10/10/2012 è obbligatorio e vincolante il parere del collegio dei revisori. Se la delibera di fissazione delle aliquote non fosse di natura regolamentare il potere di adozione non spetterebbe al Consiglio Comunale ma alla Giunta per espressa previsione del testo unico sugli enti locali (T.U.E.L.) 267/2000. Il legislatore dell’IMU, per non modificare l’architettura dei poteri degli organi degli enti locali delineata dal T.U.E.L., e per conferire al Consiglio Comunale il potere di fissazione delle aliquote, ha caratterizzato tale delibera di natura regolamentare.”
A serio rischio, secondo Franco Mariella, la stabilità del bilancio comunale martinese, minato da delibere sbagliate anche in questo Comune, tanto che “da cittadini dobbiamo essere estremamente preoccupati per le casse comunali e un introito che rischia di non esserci. Mi stupisce – conclude l’ex consigliere e assessore – che l’Amministrazione rimanga convinta di avere fatto bene.”
Giovanni D’Aprile