La tutela della salute di chi fa sport passa anche attraverso la prevenzione. Tra l’altro, un decreto attuativo del 2012 su salute e sviluppo obbliga le Società sportive dilettantistiche e quelle sportive professionistiche a dotarsi di defibrillatori semiautomatici, con la possibilità di associarsi se operano nello stesso impianto sportivo, oppure in accordo con i gestori degli impianti, purchè questi se ne facciano carico. La decisione dell’amministrazione comunale di dotare di tre defibrillatori , anche pediatrici, da collocare nelle strutture sportive  Palawojtyla, Campo Angelo Fasano, in contrada Cupa, e Campo Pergolo, si inserisce in questo contesto, come annuncia l’amministrazione attraverso l’assessore allo sport Stefano Coletta.

Si tratta di un provvedimento fondamentale per la salute dei ragazzi che, a centinaia, frequentano le strutture sportive citate. La tecnologia prescelta è quella che ne permette l’utilizzo sia sugli atleti adulti sia sui bambini, mediante un sistema d’utilizzo ad hoc. Inoltre, il decreto Balduzzi, diventato legge il 20 luglio 2013, prevede all.art 5, l’obbligo a carico delle Società sportive di dotarsi di un defibrillatore semiautomatico, o, in alternativa, in caso di utilizzo comune di una struttura, ne prevede l’acquisto congiunto. L’ Amministrazione, per andare incontro anche economicamente alle Società, ma soprattutto per stimolare la pratica in sicurezza degli sport, ha deciso di acquistare i tre defibrillatori e di donarli alle società in comodato d’uso gratuito in base agli orari d’allenamenti e delle gare, con il solo adempimento di indicare, ai fini dell’accesso alle nostre strutture sportive, un addetto all’utilizzo che abbia un certificato o un riconoscimento. «Anche in questo settore l’Amministrazione comunale – ha evidenziato Aldo Leggieri, presidente della Commissione Sport, Tempo Libero, Cultura e Pubblica Istruzione – si distingue per disponibilità e sensibilità nei confronti dei giovani martinesi che praticano le varie discipline sportive con passione e impegno». «In questo modo la nostra Amministrazione – ha dichiarato Stefano Coletta, assessore allo Sport – continua a puntare su Martina città dello sport, e non lo fa semplicemente organizzando manifestazioni, collaborando con le società o richiedendo finanziamenti. Lo fa anche investendo sullo sport, sulla sicurezza degli atleti e dei nostri bambini. Esempi illustri di pericolose dimenticanze o mancato utilizzo dei defibrillatori ce ne sono tanti, in ultimo il calciatore PierMario Morosini, deceduto durante la gara Pescara – Livorno, sulla quale è stata aperta un’inchiesta per capire se l’utilizzo del defibrillatore avrebbe o meno aiutato il calciatore. Proprio questo evento fu il motivo dell’accelerazione del Ministro dell’epoca, Balduzzi,  nella redazione della Legge che ne prevede l’obbligo».

(immagine puramente indicativa non strettamente connessa alla notizia. Fonte la rete)

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