Ha per tema “I giovani e la sicurezza stradale” il seminario che nei giorni del 10 e 11 aprile l’Istituto superiore ITIS Majorana accoglie nelle sue mura coinvolgendo ragazzi delle scuole medie e superiori della città di Martina Franca. La manifestazione ha preso il via questa mattina accogliendo, nel piazzale antistante la scuola, la Polizia Provinciale di Taranto, che per voce del maggiore Campagnolo coadiuvato dai vice sovraintendenti  Tristani, Toma e De Vito hanno illustrato agli alunni, attenti in questi passaggi, quali i limiti da tenere sulle strade, con le rispettive sanzioni amministrative o penali. I militari hanno messo i ragazzi a diretto contatto con i mezzi che solitamente vengono usati per rilevare gli eccessi di ogni genere: dall’alta velocità, al tasso etilico per concludere con il “drug test” l’innovativo strumento che permette, mediante campione della saliva, di analizzare le sostanze stupefacenti eventualmente assunte dal conducente dell’auto. I ragazzi hanno ascoltato con interesse le spiegazioni tecniche fornite dal personale militare nella distinzione tra autovelox e tele laser. Il primo permette di carpire l’immagine del veicolo che viaggia ad alta velocità mediante un’apparecchiatura che attiva una macchina fotografica immortalando il passaggio dell’auto, il secondo strumento, il tele laser, tecnologicamente più avanzato, è in grado, già a 800/900 metri di  distanza, di monitorare la velocità del veicolo che sopraggiunge e di intervenire tempestivamente. A questa prima fase conoscitiva degli strumenti utilizzati dalla polizia per controllare la sicurezza sulle strade è seguita una intensa conferenza nell’aula magna dell’istituto. Accolti  dal prof D. Olivieri, dal vice presidente  dell’associazione Lions M. Carbotti, che si occupa di promuovere l’iniziativa, e dall’ispettore N. Colucci presidente della sezione della Valle d’Itria dell’ IPA (International Police Association) l’incontro è poi proseguito con la visione di slides dal titolo “Road Show” cortometraggio realizzato dal colonnello Diego Rodriguez della polizia di Barcellona, anch’egli membro dell’IPA Spagna. Il filmato è un insieme di diapositive che raccontano incidenti mortali e non, con l’obiettivo di puntare le luci sulle tristi statistiche che vedono le morti per incidenti stradali al primo posto nei giovani tra i 16- 35 anni. La mortalità sulle strade si unisce a filo doppio con l’educazione stradale, della quale spesso ci si dimentica e si completa con l’assunzione di bevande alcoliche o sostanze stupefacenti, ancor peggio quando le ultime due sono combinate. I diversi interventi e le testimonianze rilasciate dagli operatori e medici del 118, dai vigili del fuoco, dal maresciallo Leone della Polizia Municipale hanno avuto tutti lo stesso messaggio: una richiesta esplicita di responsabilità verso noi stessi e verso chi, magari al ritorno dalla discoteca, viaggia con noi o verso di noi. Le statistiche ci portano dei numeri disarmanti su 2900 interventi del 118 nel corso del 2012 ben 900 erano per incidenti avvenuti a ragazzi fino ai 25 anni di età. Bere quel bicchiere di troppo e mettersi alla guida è il comportamento da evitare sempre e tutti i partecipanti lo ripetono ai ragazzi con grande fervore. Momento toccante la testimonianza del presidente provinciale dell’AIFVS (Associazione Italiana Familiari Vittime della Starda) Cosimo Fungoso, il quale qualche anno fa ha perso il figlio appena ventenne in un incidente. Le sue parole e il suo dolore sono arrivati dritti al cuore e il brusio è improvvisamente cessato quando, in un minuto silenzio, il pubblico in piedi ha ricordato tutte le vittime. L’incontro si è poi concluso con le parole delle dott.sse M. Vinci e M. Dinoi del dipartimento di prevenzione patologiche, sede ASL Taranto, quotidianamente impegnate nell’educazione della salute le quali hanno fatto il punto sui danni fisici che l’alcool può apportare al nostro organismo dal fegato al sistema nervoso. Al termine delle proiezioni abbiamo fermato qualche gruppo chiedendo quali fossero state le sensazioni e le riflessioni che questo incontro ha suscitato, molti erano impressionati dalle immagini viste, timorosi quasi a parlare, la morte spaventa soprattutto quando si ha una vita da vivere, ci dicono che saranno più prudenti e noi vogliamo credergli. Perché dunque accorciare la nostra vita distruggendola sorso dopo sorso, non è in un bicchiere che troveremo la gioia, perché la felicità autentica è poter vivere la vita.

Di Evelina Romanelli

Evelina Romanelli è nata a Martina Franca, laureata in Lettere presso l'Università di Bari con una tesi sul comparto manifatturiero della cittadina della Valle d'Itria. Il lavoro diventa libro "Il Made in Italy in Valle d'Itria", presentato a Milano, capitale della moda. La passione per la scrittura l'avvicina nel 2013 all'editoria, anno in cui comincia la sua collaborazione con il gruppo PugliaPress, dai siti online (Martinasera, PugliaPress, Invalleditria) ai cartacei (Pugliapress e Voce del Popolo) e non ultima la trasmissione televisiva Piazza Pulita. Sua la cura dei libretti da sala per il Festival della Valle d'Itria e la redazione di una recente storia sul dancing La Rotonda. Concretizza il suo lavoro con il conseguimento del tesserino da giornalista pubblicista nel 2015. Attiva collaboratrice della Fondazione Nuove Proposte Culturali, per cui segue i comunicati stampa per le manifestazioni organizzate, è addetta stampa del Comitato Centro Storico di Martina Franca. Definisce il suo rapporto con la scrittura "Un'intima relazione d'amore in cui le mani hanno il potere di leggere il cuore" .

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