Dopo la visita di sabato scorso al penitenziario ionico, il parlamentare martinese scrive al ministro della Giustizia Orlando
Dopo l’incontro dello scorso weekend con la direttrice ed i sindacati del personale del carcere di Taranto, il parlamentare martinese Gianfranco Chiarelli, capo gruppo Forza Italia in Commissione Giustizia Camera dei Deputati, ha depositato oggi una interpellanza al ministro della Giustizia Orlando, chiedendo un immediato intervento per sospendere l’apertura di un nuovo padiglione e provvedere all’adeguamento dell’organico. Di seguito l’interrogazione presentata al nuovo ministro della Giustizia:
“Per chiedere, premesso che:
• E’ nota la situazione di grave emergenza che interessa gli istituti di pena italiani in termini di sovraffollamento e di carenza di organici.
• Il decreto 146/2003 di recente convertito il legge non affronta in modo strutturale la problematica ed interviene in modo molto marginale, potendosi applicare la nuova norma esclusivamente ai detenuti che scontano una pena definitiva.
• Si rileva in particolare uno squilibrio nelle dotazioni organiche che vede penalizzati soprattutto gli istituti di pena allocati al Sud.
• Il carcere di Taranto, che ha funzione di Casa Circondariale, dall’interpellante conosciuto in modo diretto per propria attività professionale, e di recente visitato in veste istituzionale, presenta numerose carenze che riguardano le condizioni generali di manutenzione della struttura ed in particolare la dotazione organica.
• L’organico in base a quanto previsto dal D.M. del 2001 prevede 357 unità di Polizia Penitenziaria.
• In data 25/02/14 presso il Provveditorato Regionale di Bari si è tenuto l’incontro tra i sindacati, il Provveditore ed il Direttore di Taranto esponendo una tabella da cui si evince che il numero di personale effettivo presso il carcere di Taranto è 299, compreso il Comandante e tolto il UEPE che è di competenza provveditoriale, a fronte di un numero previsto in una proposta dal Ministero di 403 e del Provveditore di 340.
• Con questi numeri si vuole anche aprire un nuovo padiglione indipendente, per 48 detenuti a regime di sorveglianza remota, con problemi logistici con solo 8 unità recuperate dagli uffici già sommersi di lavoro.
Poste queste premesse, l’on. martinese chiede al Ministro Orlando “Se ritenga di sospendere l’apertura del nuovo padiglione al fine di evitare il rischio di determinare situazioni di possibile grave pericolo, nelle more di un necessario approfondimento della intera materia; se ritenga di intervenire in direzione di un ormai inderogabile adeguamento della pianta organica, acquisendo come dato il numero di 42 (quarantadue) unità necessarie per raggiungere il livello minimo di dotazione”.