Di seguito un comunicato diffuso dall’istituto tecnico industriale statale “Ettore Majorana” di Martina Franca:

Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano: questo lo slogan decorativo sulla torta a quattro piani (un piano per ogni indirizzo di studio: elettronico, informatico, chimico, liceo scientifico delle scienze applicate e sportivo), frutto della creatività di una super-mamma con tre figli ed un marito che frequentano l’ITIS Majorana, per suggellare un momento di incontro fortemente voluto dalla dirigente, prof. ssa Anna Ausilia Caroli, con tutta la comunità scolastica al femminile dell’istituto: dalle studentesse alle docenti, alle collaboratrici ATA ma soprattutto per sottolineare il vincente spirito di squadra del personale dell’istituto. Una circostanza adatta per sfatare il diffuso preconcetto che la comunità del Majorana è essenzialmente maschile. “Tante sono le studentesse che frequentano sia le classi del liceo che quelle degli indirizzi tecnici, – esordisce la dirigente- ed ogni anno la percentuale cresce.” Sì perché la dirigente ha colto quest’occasione per diffondere ufficialmente e con grande soddisfazione i lusinghieri dati delle iscrizioni alle prime classi. “Abbiamo dovuto affrontare una situazione critica che ha investito tutti gli istituti superiori: il sensibile calo demografico della popolazione scolastica, oltre ad una agguerrita \concorrenza di altri istituti nel periodo dell’orientamento – incalza la prof.ssa Caroli- ma oggi possiamo rallegrarci perché la nostra comunità si è arricchita di altri 185 alunni che dal prossimo anno scolastico frequenteranno la prima classe. È nostro dovere ringraziare le famiglie dei nuovi iscritti per la fiducia che ci hanno accordato. Ce la siamo conquistata con la nostra professionalità e con le iniziative che sono state promosse in questi ultimi anni. È stato svolto un lavoro molto intenso dai docenti responsabili dell’orientamento nell’impegnativo compito di far conoscere la nostra offerta formativa ai ragazzi delle scuole medie. Anche le giornate dedicate all’accoglienza delle famiglie nel nostro istituto hanno avuto un successo senza precedenti. Nelle domeniche aperte io personalmente e tanti docenti, tutti insieme abbiamo ricevuto centinaia di ragazzi accompagnati dai genitori provenienti da tutto il territorio per visitare la nostra struttura scolastica: dalle aule attrezzate con strumenti multimediali, ai numerosi laboratori dedicati alle varie discipline scientifico-tecniche, alla palestra. Un sentito grazie va anche al personale ATA per la disponibilità, in particolare a coloro che hanno assistito le famiglie nella fase delle iscrizioni.” A questo punto ci incuriosisce sapere qual è il segreto per riscuotere tanto consenso. Non esiste una ricetta –riprende la dirigente-. Valeun principio tra tutti: lo spirito di collaborazione che investe tutto il personale del nostro istituto, dai collaboratori della dirigenza, ai docenti tutti, al personale ATA. Siamo una grande famiglia. E per il bene della nostra comunità non ci risparmiamo. Ognuno si sente chiamato a fare la sua parte per il bene di tutti, rispettando il lavoro degli altri, consapevoli del proprio ruolo e dei propri impegni. Senza ombra di dubbio un altro grande dato da considerare è la grande sfida con la quale abbiamo inaugurato quest’anno scolastico. La scelta metodologica didattica prettamente digitale a partire dalle prime classi con l’adozione del Book in progress, i libri di testo preparati direttamente dagli insegnanti che consentono alle famiglie di risparmiare sull’acquisto dei manuali e di investire una parte di quel risparmio nell’acquisto di supporto tecnologico da utilizzare in classe, sia esso un tablet o un netbook. Già dai primi mesi ho personalmente rilevato sia tra gli alunni che tra le famiglie una certa soddisfazione per l’innovativo progetto. L’entusiasmo iniziale, prevedibile quando si sta per intraprendere un percorso nuovo, rischiava di trasformarsi in disillusione ma così non è stato viste le testimonianze che continuo a ricevere dai docenti che per primi hanno creduto in questa scommessa e soprattutto dalle famiglie. Le loro impressioni sui figli che frequentano con maggiore motivazione sono la prova tangibile che stiamo procedendo sulla strada giusta. Non è stato facile, lo ammetto. Abbiamo dovuto fare i conti con le reticenze e i dubbi di chi voleva rimanere ancorato alla tradizione, pochi tuttavia. La titubanza iniziale ha subito lasciato il posto al desiderio di lanciarsi in un coraggioso progetto che rivoluziona il modo di concepire la scuola e il rapporto docente-alunno. Il trasmettitore di saperi (quale è considerato il docente, per tradizione) ha assunto il ruolo di coordinatore che infonde nei giovani un nuovo modus operandi dell’apprendimento, mantenendo intatti i contenuti ma intervenendo sui veicoli che trasmettono i saperi. Terzo dato, altrettanto importante, l’arricchimento della nostra offerta formativa con l’ampliamento del liceo scientifico ad indirizzo sportivo e con l’ingresso di un nuovo indirizzo tecnico: chimica ambientale e biotecnologie, in linea con le nostre politiche di attenzione alla conservazione ambientale che da anni perseguiamo attraverso i percorsi didattici degli indirizzi tecnici ormai consolidati nel nostro istituto. In brevissimo tempo siamo riusciti a diffondere la novità e a formare la prima classe di questo nuovo indirizzo.” Congedandoci sulla soglia dell’ufficio di presidenza riusciamo a strappare un’altra domanda alla dirigente sui progetti futurie con il piglio di una manager prudente che non si adagia sugli allori ma è sempre alla ricerca di nuovi stimoli per crescere ci rivela: “Naturalmente come è stato già fatto per gli altri indirizzi, anche per il settore della chimica stiamo lavorando ad un protocollo d’intesa con le aziende del territorio perché crediamo che la sinergia tra mondo della scuola e mercato del lavoro possa formare risorse umane qualificate, con le competenze tecniche specifiche immediatamente spendibili in campo lavorativo“.

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