La difesa strenua da parte del sindaco Franco Ancona è stata fatta per salvare delle poltrone che da sempre sono state indigeste al Consiglio Comunale, questo causando il più grave danno che si poteva fare, quello di lasciare in mano la città a un Commissario prefettizio.

Il Sindaco cade per mano del PD e non di altri. Già quattro anni fa erano iniziati i malumori dei Consiglieri Comunali nei confronti degli assessori, rei a loro dire di eccessivo protagonismo. Gli stessi erano stati nominati dal sindaco all’indomani delle elezioni, scegliendoli tra i primi degli eletti. E’ stato l’errore più grosso fatto. Se fossero stati degli esterni, il sindaco avrebbe potuto sostituirli quando avrebbe voluto e il Consiglio Comunale avrebbe prevalso sempre anche sulla Giunta. Invece i Consiglieri comunali hanno contato sempre più o meno zero, tranne qualche regolamento che è stato redatto, concesso in commissione come contentino. E mentre il ruolo di Consigliere comunale sminuiva col passare del tempo, aumentava la visibilità degli assessori a colpi di inaugurazioni, concerti, selfie e tant’altro, tanto è vero che oggi almeno tre di loro potrebbero tranquillamente ambire al ruolo di candidato sindaco: Nunzia Convertini, Stefano Coletta e Pasquale Lasorsa, mentre per Gianfranco Palmisano la futura destinazione potrebbe essere il prossimo Consiglio Regionale.

In questi quattro anni abbiamo raccolto dichiarazioni dalla maggior parte dei Consiglieri Comunali che praticamente dicevano la stessa cosa sugli assessori, molti dei quali oggi piangono o fanno finta di piangere la caduta dell’Amministrazione.

Oggi si vuole dare la colpa a quattro consiglieri comunali, due dei quali hanno messo la faccia dimostrando coerenza (Basile e Carriero) e altri due  erano andati via prima (Martucci e Balsamo). Ma i malumori provenivano da tanti altri consiglieri, assurti oramai al ruolo di alzatori di mani per un gettone di 25 euro a seduta. La scelta di mettere in Giunta alcuni tra i più eletti ha consentito di fatto l’ingresso in Consiglio comunale di gente non eletta e aveva preso una manciata di voti. In realtà c’erano dei tecnici in Giunta: Antonio Scialpi e Pasquale Lasorsa, il primo probabilmente sarà ricordato come il miglior assessore alla cultura del Comune di Martina Franca degli ultimi 50 anni ed il secondo capace di ottenere dei risultati importanti nel settore turismo.

La Giunta guidata dal sindaco ha fatto delle buone cose (anche se non era molto difficile visti i precedenti degli ultimi 20 anni) riuscendo addirittura a portare a traguardo il PUG il maggior risultato ottenuto, in quanto per il resto ci sono diverse lacune, come l’appalto dei rifiuti dove siamo arrivati al quarto anno di amministrazione senza il nulla di fatto e con tasse sprositate per i cittadini, o sulla mancata realizzazione del regolamento sulla pubblicità che, secondo il Sindaco ieri sera, avrebbe consentito un importante introito per le casse comunali. In una intervista da parte dell’assessore al ramo fu promesso per i primi tre mesi dall’insediamento e continuamente slittato. Bastava fare un copia incolla con altri regolamenti per portarlo a termine, ma ‘stranamente’ non si è fatto mai nulla (chissà perché). C’è poi la questione della SS 172 dove sono palese le responsabilità anche di questa amministrazione, quando nel 2014 ignorò una relazione dei Vigili Urbani. Doveva essere il Sindaco a fare la denuncia alla Procura prima di tutti, contro ANAS e ACQUEDOTTO prendendo le parti di un concittadino la cui terra era inondata di me…lma

Questa amministrazione è stata fatta cadere dal sindaco, contrariamente a  quello che oggi si vuol far credere. Ciò non sarebbe avvenuto se avesse deciso di dare priorità a tutti gli obiettivi che ha elencato ieri durante ‘l’elogio funebre’, piuttosto che garantire ad oltranza ‘per principio’ la poltrona a tutti gli attuali assessori fino alla fine del mandato. Azzerare la Giunta per poi nominarne una, espressione di tutta la maggioranza consiliare, avrebbe permesso di ottenere quei risultati di cui si è vantato per tutta la città, ancora più facilmente raggiungibili grazie al supporto da parte di tutti i Consiglieri comunali e non da singoli assessori.  Una Giunta tecnica poteva essere  cambiata se non conforme agli obiettivi stabiliti.  Lo stesso Giacchetti candidato del PD ha comunicato i nomi della sua eventuale Giunta a Roma fatta di tutti tecnici qualora venisse eletto. Nessuno si è scandalizzato.

In queste settimane sono state offerte poltrone ed incarichi non solo ai dissidenti, ma anche ai soggetti più sensibili dell’opposizione. Tutte sempre rifiutate. Il vittimismo e lo sciacallaggio sui social che si sta perpetrando oggi è di pessimo gusto. In questa condizione tra le riforme che Renzi potrebbe fare ci potrebbe essere anche quella di eliminare i Consiglieri Comunali, mantenendo solo Sindaco ed Assessori, ma in questo modo ci sarebbe il problema dello scarico di responsabilità dei debiti fuori bilancio. La prossima campagna elettorale sarà fatta per futuri assessori o per chi vorrà mettere sul proprio profilo di facebook il titolo di Consigliere comunale. La dignità porta a raggiungere gli obiettivi in favore della città, peccato che poi alla fine la politica e le poltrone hanno il sopravvento.

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