Potrebbe non essere stato l’unico cane, la vittima del folle che ha sparato alla piccola meticcia Felicia trovata in fin di vita questa mattina nei pressi di Ortolini. Infatti, più o meno nello stesso posto, qualche settimana fa fu trovata la carcassa di un altro cane che poi fu incenerito e quindi non si può risalire se la sua morte fu causata da un colpo di fucile, magari della stessa arma. Il veterinario Francesco Raguso che sta curando la cagnolina, ha fornito ulteriori dettagli: il cane è stato colpito da pallini di cinque mm che non vengono usati per la caccia di uccelli, ma per animali grossi, probabilmente cinghiali. Come avevamo anticipato, come evidenziato dai fori dei pallini, il cane è stato affiancato e sparato mentre se ne stava per conto suo. Le condizioni di Felicia (chiamata così perché oggi si festeggia San Felice) anche se stazionarie sono molto gravi. Il tempo che passa lascia qualche flebile speranza. E’ stata sedata e le è stato aspirato del sangue, in quanto sarebbero stati recisi dei vasi. E’ sotto ossigeno sedativo poiché, come si agita, va in ipossia. Dal veterinario si è recato l’Assessore Stefano Coletta ed è stato mandato via mail il referto ai Carabinieri. I sospetti ricadrebbero su qualche residente nei pressi di dove è stata rinvenuta, in quanto non avrebbe fatto molta strada dal momento del ferimento. L’impegno dei Carabinieri e la consapevolezza che bisogna fermare un individuo che possa commettere altri atti similari in un posto frequentato da bambini e genitori è quanto mai fondamentale, in presenza soprattutto di un reato penale che comporta l’arresto. Intanto la rete si è mobilitata con centinaia di messaggi con invettive di ogni genere per l’individuo che chiamare ‘animale’ è una offesa a questi ultimi. Il tifo ora è per i Carabinieri. Continueremo a tenere informati dell’evoluzione della vicenda, sperando che Felicia possa salvarsi.