Ieri abbiamo pubblicato il conto Tares a Martina Franca: 8357459,73 euro. Una mazzata.
E oggi torniamo sull’argomento che mette a rischio la delibera predisposta per il voto del consiglio comunale di lunedì pomeriggio, con cui viene determinato il costo del tributo, appunto gli otto milioni abbondanti di euro. Ai consiglieri comunali, o almeno non a tutti, non è stata consegnata la documentazione per intero. Pur essendo scritto, nell’atto predisposto dagli uffici comunali, che c’è un allegato relativo ai costi del servizio voce per voce, dell’allegato, in seno al fascicolo consegnato a chi dovrà deliberare, non c’è traccia. Così, come si arrivi a stabilire che sono 8357459,73 euro, ancora non si capisce bene.
Gli uffici comunali hanno il tempo per rimediare: devono allegare quel documento, che è chiaro nella sua composizione. Del resto, il ministero dell’Economia ne ha fatto un chiaro prospetto, che noi abbiamo già pubblicato nelle scorse settimane. Ci devono essere le cifre dettagliate.
Utilizzando il link
http://www.finanze.gov.it/export/finanze/Per_conoscere_il_fisco/Fiscalita_locale/Tares.htm
si può accedere al piano finanziario e capire come va fatto l’allegato da consegnare ai consiglieri comunali. In assenza di quello, i consiglieri non possono sapere cosa vanno a deliberare. Inoltre, nel fascicolo per il consiglio comunale, non è stato consegnato ai consiglieri (o, chissà, ad alcuni di essi) neanche il parere dei revisori dei conti. Quello va allegato, perché la relazione dei revisori dei conti, in merito alla verifica dei dati forniti dal gestore del ciclo dei rifiuti, è elemento essenziale per capire come deliberare. E ciascun consigliere comunale ne deve essere al corrente. Altrimenti, una delibera originata da simili carenze, non serve a nulla, perché sarebbe stata adottata sempre con un criterio di incertezza che non può essere accettato, ancor prima che per rispetto della legge, sul piano morale perché ai cittadini si va a chiedere un sacrificio notevolissimo.
L’amministrazione comunale e gli uffici sono ancora in tempo per fornire finalmente, dopo mesi di pasticci in tema di Tares, tutte le informazioni ai consiglieri entro l’appuntamento consiliare di lunedì: lo facciano.
Inoltre, Michele Fedele della giunta-ombra Pdl, in un commento ad un nostro precedente articolo, pone all’amministrazione comunale le sette domande di seguito, che cercano, a loro volta, risposta:
1. come possono essere determinate ed approvate le tariffe senza il P.E.F. (Piano Economico Finanziario) della Tradeco, art.14, comma 23, D.L. 201/2011;
2. Come può essere determinata la qualità dei rifiuti, art. 14, comma 9, D.L. 201/2011, senza la raccolta differenziata porta a porta;
3. Come possono essere assicurate le riduzioni della tariffa per le utenze domestiche, art. 14, comma 17, D.L. 201/2011, senza la raccolta differenziata porta a porta;
4. Il regolamento TARES, art. 14, comma 22, D.L. 201/2011, sará redatto ed approvato sulla base del non consono ed attuale servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti o su cosa;
5. Con l’attuale servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, come si intende realizzare i sistemi di misurazione puntuale della qualità dei rifiuti, art. 14, comma 29, D.L. 201/2011;
6. Di quanti punti percentuale sarà maggiorata la misura tariffaria, art. 14, comma 25,D.L. 201/2011;
7. Dal maggio 2012, data successiva al D.L. 201 approvato a dicembre 2011, perché non si è bandita la gara dei rifiuti prima che entrasse in vigore l’ARO a febbraio 2013, e, comunque, cosa si è fatto dal febbraio 2013 in detta sede per adeguare il servizio dei rifiuti al TARES.
e da stamattina che aspetto commenti su questo bellissimo articolo. mi chedo come mai i cavalieri a difesa di palazzo ducale non hanno proprio replicato….forse brucia un po’?