Fuga di cervelli ma anche tanta voglia di tornare nella propria terra d’origine per mettere a frutto tutte le proprie capacità coltivate e costruite in un percorso in salita per le difficoltà di un’Italia che non favorisce i giovani. La storia del 34enne martinese Giuseppe Palestra è la storia di chi riesce a ritagliarsi un ruolo di primo piano investendo sul proprio talento al servizio degli altri con particolare attenzione al mondo della ricerca che è un continuo divenire. Con una parentesi anche nella nostra redazione come grafico, Giuseppe Palestra, si laurea in Informatica con il massimo dei voti e con lode presso l’Università degli Studi di Bari e si abilita alla professione di ingegnere. Attualmente, è dottorando e svolge attività di ricerca nell’ambito dell’intelligenza artificiale, pattern recognition e computer vision. Digital Champion del comune di Crispiano. Ancor prima di laurearsi inizia la sua attività presso il CEDAD – CEntro di DAtazione e Diagnostica dell’Università del Salento. Successivamente nel 2013, dà vita al progetto di ricerca finanziato dal MIUR, SARACEN – Socially Assistive Robots for Autistic Children EducatioN di cui è stato il responsabile scientifico del progetto fino alla sua conclusione nel 2015. Da aprile 2016 è visiting researcher presso l’Institut des Systèmes Intelligents et de Robotique (ISIR), Université Pierre et Marie Curie, Sorbonne Universitès. I riconoscimenti sono continui e meritati come quello che lo vede vincitore della seconda edizione pugliese del Premio Lamarck – SMAU (13/02/2014, Bari). Un premio che è dedicato alle migliori idee di business e rivolto alle migliori start up del territorio per incentivare le generazioni del sud a fare business e ricerca. Selezionato fra i primi 15 finalisti del premio Scintille del Consiglio Nazionale degli Ingegneri nel 2015 fra 300 progetti partecipanti da tutta Italia, Giuseppe Palestra, entra a far parte dell’Albo d’Oro degli ex studenti dell’IISS Majorana (12/02/2015, Martina Franca) e vince un bando del Comune di Martina Franca come start-up innovativa ricevendo 5.000 euro ed una sede di 100 metri quadri per tre anni. Recentemente ha avuto luogo, presso il Palazzo della Città Metropolitana di Bari, l’ultima sessione di pitch tra i dodici progetti finalisti dell’edizione Start Cup Puglia 2016 e che ha visto il trionfo, non solo nella categoria Life Science ma come vincitore assoluto, del progetto Robot4Children, che propone e sperimenta l’uso di robot nel trattamento di bambini affetti da disturbi dello spettro autistico (DSA). Da Parigi dove in questo momento si trova per attività di studio, in qualità di responsabile del progetto presentato, Giuseppe esprime grande soddisfazione: “Sono felicissimo di aver conseguito il premio assoluto della Puglia Start Cup 2016 in continuità con l’esperienza di SARACEN (Socially Assistive Robots for Autistic Chidlren Education). Un’ulteriore riprova di essere sulla strada giusta!”. Già, la strada giusta, perché il metodo innovativo che Robot4Children ha sviluppato, consiste in una soluzione integrata robot-software, abbinata ad una applicazione assistiva rivolta ai bambini affetti da disturbi dello spettro autistico (ASD). La tecnica utilizzata prevede l’implementazione di algoritmi di intelligenza artificiale e computer vision all’interno di Socially Assistive Robots connessi ad una piattaforma cloud di acquisizione e analisi big data. In sostanza, i robot, grazie al software sviluppato internamente, riescono ad interagire con il paziente (in base a protocolli di terapia convalidati) e a memorizzare metriche oggettive utilizzabili per analisi storiche della terapia e per adattare la stessa ai bisogni specifici del paziente. La novità del progetto di cui sono parte integrante anche Ilaria Bortone, Brigitta Ruggieri e Giuseppe Lorizzo, risiede nel porre le tecnologie della robotica e dell’intelligenza artificiale a supporto della qualità della vita e dell’interazione sociale dei soggetti affetti da patologie disabilitanti, con particolare focus sul ASD. Il saluto dalla Francia vuol essere un auspicio: “Spero di restare in Puglia e mi rivolgo agli altri ragazzi che spero restino in Puglia per far crescere e cambiare in meglio il nostro territorio”.

Sandro Corbascio

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