Salta il Consiglio Comunale al momento del suo insediamento. La strategia era quella di rendere incompatibile e far decadere la nomina di un Consigliere Comunale dell’opposizione in grado di rendere dura la vita in Consiglio Comunale alla maggioranza. La legge stabilisce incompatibilità del Consigliere comunale di un debito liquido ed esigibile verso il comune, questo ai sensi dell’articolo 63 comma 1 n. 6 del D. Lgs n. 267/2000 oppure che abbia un contezioso con la Pubblica Amministrazione, ma quella legge dice tanto di più solo che, al momento del “previsto sputtanamento”
in aula sono venuti fuori altri nomi che potrebbero portare alla decadenza, tra questi di alcuni Consiglieri Comunali eletti nella maggioranza, già presenti nella precedente amministrazione, al punto che ci si chiede come sia stato possibile che in passato, chi doveva, non ha fatto applicare la stessa legge, visto che risale a oltre vent’anni fa. I nomi che vengono fuori sarebbero otto, ma quello che doveva essere un fatto eclatante, all’improvviso viene ridimensionato dallo stesso Sindaco: “E’ una cosa lieve, abbiamo rinviato di qualche giorno per consentire agli interessati di mettersi a posto”. Una tegola che bisognava immediatamente ridimensionare, ma non è così. Da quell’elenco vengono tolti dei nomi “imbarazzanti” che potrebbero far parte proprio dall’Amministrazione. Tutti sembrano cadere “dalle nubi”, anche gli interessati che rilasciano interviste alla giornalista Luciana Convertini. Nessuno sta di chi si sta parlando (stranamente visto che l’elenco era stato scritto), puntando il dito solo sull’unico che non è presente in aula. Invece sarebbero diversi (usiamo il condizionale in quanto tutti sanno di chi si stava parlando ed erano pronti a fare i nomi in aula, tra questi lo stesso Sindaco ed anche qualche nuovo/a eletto/a in Consiglio dell’opposizione che avrebbe già voluto erigersi a “migliore” fino a quando non gli hanno comunicato che il suo nome insieme a quello di un suo parente, risultava in un primo momento in quell’elenco per poi essere stato depennato). La stessa Segretaria generale, piuttosto che dare incarico, all’indomani della elezione agli uffici competenti, confidando che questa legge la conoscesse e senza aspettare che gli venisse chiesto (??) dal Prefetto (Cosa da appurare), verificare le eventuali situazioni di “tutti” i nomi degli eletti, sia riguardo all’aspetto tributario agli uffici preposti (bastava un click) che relativamente i contenziosi in essere, agli uffici legali, cosa che poteva essere fatto prima dell’insediamento, cosa fa? Candidamente chiede agli stessi Consiglieri Comunali se conoscono situazioni simili a quelle venute a conoscenza. E’ inaudito. Così come sbagliato sarebbe stato il rinvio. Il Consiglio Comunale doveva tenersi regolarmente e, se fosse vera la nota del Prefetto, bisognava rispondergli e, successivamente, solo quest’ultimo avrebbe dovuto fare la diffida ai diretti interessati invitandoli a mettersi in regola, , in un perentorio termine da stabilirsi, pena la decadenza. Ma i pochi giorni serviranno per cercare di mettere a posto le carte? Bisogna riconoscere al Presidente uscente del Consiglio Comunale Donato Bufano la competenza maturata negli ultimi dieci anni, nonostante degli scivoloni fatti in occasione dell’impedimento alle nostre telecamere di riprendere il Consiglio Comunale, proviamo ad immaginare quello che potrebbe essere il futuro con un nuovo “poeta”. La patata bollente dunque, ora passerà al geometra Giovanni Basta alla affannosa ricerca, in questi giorni, di adesioni anche da parte di ex compagni del centrodestra, per mettere la sua nomina al sicuro da franchi tiratori del centrosinistra.
Insomma, un grande casino che conferma tutte le perplessità che erano emerse in campagna elettorale sulla inesperienza per guidare un Comune nel quale, non essendo in grado di comprendere quello che sta avvenendo, il Sindaco ed i futuri assessori non possono che affidarsi “completamente” ai dirigenti. Infine da segnalare un’altra anomalia. Per sanare eventuali more che impediscano la decadenza, il Comune non potrebbe accettare una dilazione di pagamento, in quanto la stessa viene rimossa solo quando il pagamento è stato completamente effettuato. Tutti a pagare le tasse comunali insolute, si potrà fare anche on line, senza affollare gli uffici postali lunedì mattina.