Dopo che questo notiziario si era accorto di una clamorosa violazione della legge che stava per attuarsi nei confronti dei cittadini, a palazzo ducale si prova a rimettere le cose a posto.

La Tradeco, che gestisce il ciclo dei rifiuti, ha infatti depositato, alla fine della settimana, il documento concernente il piano industriale. Cioè i numeri essenziali, fondamentali secondo quello che prevede la legge, affinché si possa elaborare la Tares, la nuova tassa dei rifiuti e dei servizi.

Sulla base di questi numeri adesso si potrà dare luogo alla tariffa che i contribuenti martinesi dovranno versare in quattro rate con scadenze 31 luglio, 31 agosto, 31 ottobre e 31 dicembre.

Siccome ci sono già i primi rumors di autoattribuzioni di bravura per il fatto che la Tradeco ha fornito i dati, lo diciamo chiaramente dall’inizio: nessuno, e ribadiamo nessuno, si attribuisca adesso i meriti di avere ottenuto quanto dovuto per legge. Se non fosse stato, neanche per noi, ma per chi ci aveva indicato che la procedura seguita fino a metà del mese scorso per elaborare la Tares era contro la legge (noi abbiamo semplicemente descritto alla città cosa stava avvenendo e abbiamo detto, giorno per giorno, della violazione che veniva commessa) oggi la città di Martina Franca si ritroverebbe tassata in maniera illegale.

Abbiamo dovuto sollecitare, giorno dopo giorno dopo giorno, che il Comune riuscisse a farsi dare il dovuto: i numeri certi del costo dei rifiuti, per elaborare la Tares. Adesso quei numeri andranno verificati, per fare la tassa rifiuti e servizi 2013 e chiedere, così, i soldi ai cittadini. Il Comune di Martina Franca stava procedendo secondo stime. Voleva soldi certi basandosi sull’incerto.

Adesso c’è da chiarire un altro aspetto, non irrilevante a proposito di costo dei rifiuti: i revisori dei conti attualmente in carica, hanno certificato in seno al consuntivo 2012 del Comune di Martina Franca, una cifra di sette milioni 800 mila euro tondi tondi. Lo stesso Comune di Martina Franca, nelle scorse settimane, ha però parlato di 8 milioni 151 mila euro e qualche spicciolo (le famose stime). Chissà ora quale altra cifra spunterà fuori dalla Tradeco: insomma, altro che certezza.

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