Videosorveglianza, clamorosa e grottesca evoluzione delle cose.
Non si può completare la procedura perché chi deve realizzare il lavoro ha problemi con la legge.
Da palazzo ducale l’indiscrezione è questa, per motivare i ritardi nell’esecuzione dei lavori. Molta gente chiede, al cronista, da tempo, perché i lavori per la videosorveglianza non vengano iniziati.
Il motivo è quello descritto. Le procedure per assegnare il lavoro vanno rifatte da zero. Compresi i controlli riguardanti l’impresa incaricata.
A questo punto occorre sapere, con una nota ufficiale del Comune, quale sia la realtà delle cose, quali i tempi necessari, quali le modalità che si seguiranno, quali responsabilità, chi dovesse incaricarsi dell’assegnazione dei lavori.
Il sistema di videosorveglianza vedrà la luce, con decine di telecamere installate nel centro storico e in alcune fra le strade e piazze del resto del centro urbano, in cirtù di una procedura avviata dall’amministrazione-Palazzo. Si riuscì ad ottenere un finanziamento statale, di circa trecentomila euro, nell’ambito della politica sulla sicurezza.
Per ora siamo alla videobeffa, più che alla videosorveglianza.