Di seguito un comunicato diffuso da Caterina Montanaro, amministratore di AEC:
In merito alla vicenda delle lampade votive del Cimitero di Martina Franca, l’AEC precisa e comunica quanto segue.
La nostra ditta ha iniziato a gestire l’impianto cimiteriale con concessione risalente al gennaio 1962 ed avente durata decennale che è stata prorogata sino al dicembre 1982.
Alla scadenza di tale periodo, poiché non si è proceduto a indire formale gara o qualsivoglia determinazione da parte dell’Amministrazione Comunale, la AEC ha garantito comunque la continuità del servizio pubblico proseguendo di fatto nella gestione dell’impianto.
Ma v’è di più! L’Amministrazione Comunale sia nell’anno 2000 che nel 2006 ha comunicato all’impresa la volontà di indire una nuova gara, imponendo, nel contempo, alla AEC di garantire nelle more la continuità del servizio pubblico, nonché la realizzazione di ulteriori ampliamenti della rete e degli impianti.
Tutte queste intenzioni sono rimaste, però, nel nulla, mentre l’AEC ha continuato ad assicurare il pubblico servizio senza interruzione alcuna, mantenendo inalterati i canoni e le tariffe praticate all’utenza: né quest’ultima né l’Amministrazione Comunale hanno mai contestato alcunché in merito al servizio reso nel tempo di fatto dalla nostra ditta.
Questa situazione si è protratta, per sola responsabilità del Comune, fino al 17 giugno alle ore 10 quando, dopo tanti ripensamenti ed incontri tra la stessa AEC e le rappresentanze istituzionali, finalmente, il Comune è subentrato nella gestione dell’impianto, a seguito di un ordinanza del Settore Lavori Pubblici Patrimonio dell’Ente, che, contestualmente, è stato spento tramite disattivazione dell’interruttore generale ENEL.
Tanto è avvenuto per scelta dell’Amministrazione Comunale, tramite il suo Dirigente, che, peraltro, comunicava che l’interruzione delle utenze potrebbe protrarsi per circa 90 giorni.
La AEC non ha mai interrotto il funzionamento delle utenze in tutti questi anni: il Comune ora lo fa senza alcuna ragione o credibile motivazione!
Alla AEC non è stata avanzata alcuna richiesta di nuovo o ulteriore intervento sugli impianti, all’improvviso si scopre (??) che l’Amministrazione Comunale vuole adeguare a norma gli stessi e quindi spegnere tutto. Siamo all’assurdo!!
Come AEC vogliamo solo comunicare alla cittadinanza, alle Società ed alle Congreghe di avere sempre adempiuto con competenza e puntualità ad ogni richiesta pervenutaci da parte del Comune di Martina Franca, anche quando ha preteso, come nell’ultimo periodo, che la nostra società anticipasse tutte le spese senza ottenere ancora il rimborso delle stesse.
Ora si scopre che il Comune vuole fare da se stesso nuovi lavori che non si conosce da dove scaturiscono e perché occorre farli e, addirittura, per farli deve spegnere le utenze interrompendo un pubblico servizio che, in precedenza, non poteva essere interrotto per alcuna ragione.
Non si comprende neppure la motivazione per la quale, se i lavori realmente sono indispensabili, ma è lecito al proposito avanzare serie perplessità, l’Amministrazione Comunale non ha preteso, come in precedenza, che l’AEC effettuasse le dette opere.
Accendiamo un lumino ogni sabato sera davanti al cimitero di Martina: sara’ un’offerta votiva a questa amministrazione comunale.
Per Ugo Foscolo la tomba è segno di civiltà dell’uomo stesso, porta in sé i valori ideali e civili di tutto un popolo.
Per Franco Ancona???
A Martina non si rassegna ilpartito delle proroghe e dell’anarchia. Prima i fruttivendoli che fino allo scorso anno avevano acquisito il diritto di occupare con baraccopoli intere piazze, ora una società che, se ho letto bene, è in prorogatio in virtù di un appalto la cui scadenza era fissata nel lontano 1972 (alcuni dei lettori neanche erano nati) fra qualche mese sarà il turno della società di raccolta rifiuti in prorogatio da 10 anni. E ogni volta interverranno Zorro, max, Paolo G. i quali piuttosto che gridare allo scandolo per le precedenti situazioni di legalità border line si indignano perchè finalmente si pone fine a queste situazioni di scarsa concorrenza. Onestamente non capisco cosa vuole l’amministratrice della società dal momento che l’attuale amministrazione, contrariamente agli inviti fatti, 4 anni fa, dall’allora assessore Cantore alla cittadinanza a non pagare più al gestore dell’impianto i canoni, ha lasciato che il gestore incassasse fino all’ultimo gli importi prefissati da tutti gli utenti. Forse l’amministratore ha confuso la durata del suo appalto con quella prevista per le concessioni del suolo per la costruzione delle cappelle private fissata in 99 anni.
Hai ragione Carmela a dire che le precedenti ammnistrazioni non hanno fatto niente per risolvere il problema dell’appalto delle lampade votive. Purtroppo, anche l’amministrazione targata Bruno Semeraro – Cantore, coadiuvati dallo stesso attuale Segretario Generale (anche direttore generale) non fece niente. Ritengo che l’amministratrice della Società abbia solo chiarito la propria posizione. Del resto, l’appalto al comune non costava nulla ed i canoni riscosso servivano alla società per pagare le spese di energia elettrica e personale. C’è solo da rilevare che si sarebbe potuta organizzare una chiusura a zone e per periodi limitati del cimitero per eseguire i lavori e non spegnere le luci perchè c’è anche l’aspetto socila e morale da considerare; c’è gente che ha perso i propri cari in situazioni drammatiche e solo sapere che il proprio caro al cimitero è senza luce crea ulteriore sconforto e dramma!!!
Gentilr sig.ra Carmela io so che nel 2004 il comune mandò all’azienda una lettera che dovevano fare l’appalto per la gestione delle lampade votive, e che nel frattempo di garantire il servizio cosa che l’azienda ha fatto, quindi se le vecchie amministrazioni nn hanno fatto nulla che colpa ha l’azienda?prima di esprimere peri bisogna sapere bene i fatti, ha letto il quotidiano di oggi? lo faccia,
buona giornata
Concordo completamente con Carmela. L’azienda in questione poteva risparmiare il tempo per scrivere questo inutile comunicato prodigandosi per partecipare alla futura gara d’appalto.
Ma in questa città c’è talmente tanto da fare … e nonostante tutto si riesce a contestare l’incontestabile mettendo i contatori alla rovescia su … da quanti giorni si attende il nuovo appalto dei rifiuti…da quanti giorni di attende l’appalto delle lampade al cimitero, ecc.
Contestiamo anche il ritardo del calendario degli eventi estivi che mi pare non sia mai neanche esistito in questa città.
è lecito che un’azienda che ha gestito il servizio per tanti anni abbia da ridire…ma è assurdo che dica “si scopre che il Comune vuole fare da se stesso nuovi lavori che non si conosce da dove scaturiscono e perché occorre farli e, addirittura, per farli deve spegnere le utenze interrompendo un pubblico servizio che, in precedenza, non poteva essere interrotto per alcuna ragione”. Questa azienda fino ad ora dove è stata per essere così ignara e sgomenta? Se i lavori non occorrono, avrà in possesso dei certificati di conformità che lo attestano? Siamo alle solite, quando si vuole fare un passo verso le cose fatte per bene c’è qualcuno che si indigna strumentalmente perchè le cose si stanno facendo, onde sotterrare colpe e responsabilità e spostando il problema da un’altra parte…
Posso solo dire che la gara per l’appalto era pronto per essere pubblicato ma non è stato pubblicato, che io sappia i certificati di conformità sono stati consegnati con tutte le piantine dell’impianto. Forse le dimissioni dell’assessore centrano qualcosa? Leggete l’ultima cavolata fatta dai tecnici del comune stamattina (extra magazine)