Il consigliere comunale del Pd di Martina Franca, Aldo Leggieri, se la prende con l’on. Gianfranco Chiarelli per la sua continua presenza sulle pagine dei giornali e delle testate online attraverso comunicati stampa che lui definisce “veline nere”, esortandolo a occuparsi di provvedimenti e finanziamenti a favore del territorio. E lo fa attraverso un comunicato stampa che, per dovere di cronaca e pari opportunità o par condicio che dir si voglia pubblichiamo integralmente.
A forza di inaugurare “nuovi corsi” il deputato Chiarelli potremmo ingaggiarlo per la revisione della toponomastica della città…è ironica la prima parte dell’intervento del Consigliere Comunale di Martina Franca Aldo Leggieri.
Apprendiamo dalla solita “velina nera” che ci dobbiamo assorbire almeno un paio di volte alla settimana, sui media e sulla stampa, che dopo un grande dibattito interno e democratico, al deputato Chiarelli è stato affidato il coordinamento provinciale del partito di Berlusconi, lo statista della cosiddetta e agognata “rivoluzione liberale”, per lui fallimentare e mai realizzata, negli ultimi…vent’anni.
I “Complimenti onorevole” arrivano intanto dal surreale club Forza Silvio, costituito da coloro che fino a poco tempo fa invocavano il progetto dei moderati riformisti addirittura scomodando l’amico dottor Angelo Ceci, lui sì di matrice riformista, che infatti colse la buffonata per poi iscriversi al Partito Democratico.
Caro Chiarelli, bisogna andare oltre la politica padronale, anni luce distante dalla politica seria della Prima Repubblica, e visto che è un rappresentante della nostra città, si occupi piuttosto di reperire delle risorse pubbliche che da Roma possano giungere a Martina. E non rimanga sempre ingabbiato nella commissione parlamentare Giustizia della Camera come un Ghedini qualsiasi. Si occupi invece, se lo riterrà opportuno, di fare gli interessi generali e dia un contributo politico vero a favore del Sud, della Puglia, della nostra martoriata provincia e della nostra città che dopo anni di deserto vuole rinascere.