La consigliera regionale del Partito Democratico, Anna Rita Lemma, è intervenuta in consiglio regionale per chiedere che Taranto venga posta come obiettivo centrale nei programmi della giunta. Un Patto politico-sociale che dia slancio alla Città dei Due Mari, intercettando laddove possibile i fondi comunitari, con un occhio particolare alle radici storico-culturali che affondano nella Magna Grecia.
Di seguito la dichiarazione di Lemma.
“Il Patto per la Città, discusso ieri nel corso di una Giunta regionale straordinaria, sancisce l’inizio di un percorso necessario e, non a caso, auspicato il 19 novembre scorso in Consiglio dove sottolineai come fosse ‘fondamentale mettere a frutto tutto ciò che è stato fatto in questi anni per farne comprendere il valore e soprattutto per far sì che, se Taranto oggi è letta paradossalmente come il punto di criticità della sua azione di Governo, da punto di criticità diventi punto di forza’.
In sede consiliare, insomma, chiedevo che Taranto diventasse quanto prima,’un obiettivo centrale per la Regione’ muovendo leve quali Formazione, Sviluppo, Cultura, Ambiente e Sanità.
Chiedevo di serrare i tempi.
La Giunta Vendola, ieri, ha fornito una risposta concreta tracciando una linea di lavoro ben precisa; Cultura e logistica, passato e futuro, economie ed obiettivi che si intrecciano e sui quali bisognerà adesso lavorare di squadra.
I fondi europei in tal senso potranno garantire adeguata copertura. Il confronto con la Città sarà naturalmente fondamentale.
Possiamo serrare i tempi, dunque, per individuare risorse disponibili e obiettivi da perseguire, sull’esempio di quanto organizzato in Città Vecchia la scorsa estate, quando all’attenzione della vicepresidente Barbanente portammo una serie di idee e progetti di rilancio dei beni culturali tarantini.
Ognuno per la propria parte, ognuno con la propria competenza, siamo chiamati a svolgere il compito di collettori e costruttori di proposte condivise e perseguibili.
L’apertura di un tavolo operativo tra tutti i consiglieri regionali tarantini, assessore compreso, non potrà che rafforzare l’istanza complessiva da rappresentare compiutamente a Bari.
Il Patto per la Città, del resto, si presenta come la grande occasione di riavvicinamento tra tessuto connettivo tarantino e istituzioni, auspicando che il Comune riesca ad esercitare il ruolo di propulsore di programmi e progettualità”