A Lizzano, nelle scorse ore, probabilmente la notte passata, si è registrato un atto di intimidazione nuovo, uno dei più gravi. Una intimidazione al sindaco, Dario Macripò, una cui vigna è stata danneggiata. Sono stati tagliati alcuni tiranti dei teloni di protezione di alcune vigne. Il sindaco, in una dichiarazione all’emittente studio100, rammenta che la presenza dello Stato è forte e ricorda che oggi il consiglio comunale voterà, nella seduta straordinaria in programma alle 20,30, un ordine del giorno riguardante la legalità. Macripò lancia anche un appello alla pacificazione e alla serenità.
Peraltro, particolare è la gravità dell’episodio ai danni del sindaco, perché accade dopo una imponente risposta popolare ai precedenti atti intimidatori, e dopo la visita del viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, che ha incontrato il prefetto, ieri, sottolineando la risposta dello Stato all’escalation criminale. Escalation che proprio a Lizzano si era sviluppata in particolare, con intimidazioni a politici e funzionari pubblici soprattutto. Anche in altri centri della zona orientale della provincia, da Sava a Manduria e altri ancora, e perfino nel brindisino a Cellino San Marco, la modalità dell’intimidazione nei confronti di politici amministratori e funzionari pubblici, sta diventando una pericolosa abitudine.
Le forze dell’ordine stanno mettendo molta pressione ai criminali e alle organizzazioni malavitose, con perquisizioni, indagini, a decine ogni giorno. Vi prendono parte i carabinieri praticamente di tutta la provincia, compresi molti militari della Compagnia di Martina Franca.
(foto: il corteo anticriminalità di Lizzano sabato scorso, fonte corrieredelmezzogiorno.it)