Oggi quattro votazioni, qualora ce ne fosse bisogno: due di mattina, due di pomeriggio. Fumate a mezzogiorno circa e alle 19 circa. Questo, il secondo giorno del conclave per l’elezione del nuovo papa.
Fernando Filoni, di Manduria, è uno dei 115 cardinali impegnati nel conclave per l’elezione del nuovo papa. Ha possibilità minime, però secondo una parte della stampa americana è addirittura lui, l’outsider di questo conclave, qualora alle prime votazioni non dovessero farcela i papabili di spicco.
Il National Catholic Reporter a fiorma di John Allen, corrispondente da Roma, parla di apertamente Filoni, se non come prossimo pontefice, come uno dei più probabili nuovi Segretari di Stato. Già collaboratore della segreteria nella veste di sostituto per gli Affari Generali, è stato chiamato da Benedetto XVI nel 2007 ma sarebbe segnalato per un ruolo di prestigio in caso dell’elezione di un papa non italiano.
Il fatto si deve ad una delle regole “non scritte” del Vaticano: se il papa non è italiano, deve necessariamente esserlo il principale dei suoi assistenti e segretari. Filoni avrebbe, per questo incarico, l’appoggio del camerlengo Tarcisio Bertone e del decano Angelo Sodano.
Cardinale dal 2011, Filoni potrebbe contendere l’elezione al vescovo di Milano, Angelo Scola, ed è ricordato in particolare per il rifiuto di abbandonare nel 2003 Baghdad devastata dalla guerra. Inoltre è sostenuto dall’ala progressista dell’Opus Dei, ma avrebbe più sostegno all’estero che fra gli italiani.
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