Grande successo per lo spettacolo “Apriti cielo”. Tutto esaurito al Teatro Verdi
Non poteva esserci esordio migliore per la stagione teatrale 2013-2014 del Teatro Verdi. C’era il pubblico delle grandi occasioni, ieri sera, per lo spettacolo “Apriti cielo”, scritto e interpretato dal duo comico Ficarra e Picone. Il Teatro Verdi ha registrato il tutto esaurito per lo show dei comici siciliani, che hanno divertito e fatto riflettere il pubblico attraverso la loro comicità.
Uno spettacolo diviso in tre fasi: la prima scena ambientata in un appartamento in cui irrompono Ficarra e Picone, nei panni di una coppia di riparatori di televisioni; una seconda fase in cui la coppia comica siciliana veste i panni di parroco e chierichetto; la scena finale, durante la quale i comici attendono il giudizio sulla propria anima nell’anticamera del Paradiso. In ognuna delle tre scene, Ficarra e Picone hanno inserito elementi di attualità per divertire la platea, ma riportandola alla vita quotidiana della nostra nazione.
Nella prima parte dello spettacolo, il ritrovarsi a tu per tu con un cadavere, con relativa paura di un arresto per un delitto non commesso, ha permesso ai comici di tirare in ballo il ministro Cancellieri e le sue telefonate, oppure il riferimento al karma ha fatto emergere il timore di un nuovo elemento da tassare da parte del governo. Non poteva mancare un riferimento alla decadenza di Silvio Berlusconi, ma i comici siciliani hanno anche omaggiato, nella sua città natale, Donato Carrisi, lo scrittore campione di incassi con i suoi romanzi thriller. Nella seconda e terza scena sono entrate in causa la religione e la società, con tutti i paradossi e le situazioni al limite dell’assurdità:prima un prete showman che cerca di aumentare gli introiti delle elemosine dei fedeli ed un assistente che prende troppo alla lettera i dettami della propria fede religiosa; in seguito una sorta di conflitto tra le varie modalità di rapportarsi al sacro, con battute sui peccati capitali (“Si chiamano così perché per commetterli c’è bisogno di soldi, di capitali”) o ironiche interpretazioni dei dieci comandamenti (“In realtà erano undici, ma Mosè aveva finito le Tavole e ne ha trascritti solo dieci”. “Ma come? Mosè si è presentato ad un appuntamento così importante con le Tavole contate?”), che però si sono concluse con un elogio dell’amicizia e della felicità. Non a caso, l’undicesimo comandamento che sarebbe stato eliminato dalla tradizione cristiana, secondo Ficarra e Picone, è proprio quello che recita: “Ricordati di essere felice”.
Un comandamento che la coppia comica siciliana ha contribuito a mettere in pratica ieri sera, anche se forse uno spettatore tarantino non sarà andato via felicissimo, visto il rimprovero subito dai due comici che lo hanno beccato a “riprendere” lo spettacolo, nonostante il divieto comunicato all’inizio della serata. Ma anche questo momento è stato utile per mettere alla prova la capacità di improvvisazione di Ficarra e Picone, che hanno scherzato sull’inconveniente riprendendolo in alcune fasi dello spettacolo.
Domenico Fumarola