Di seguito un comunicato diffuso dall’amministrazione comunale di Martina Franca:
Lunedì 11 marzo, alle ore 17.00, si svolge a Palazzo Ducale di Martina nella Sala degli Uccelli un importante incontro sul Filosofo e Teologo Pasquale Magli, nato a Martina nel 1720 e morto nel 1776. Apparteneva ad una famiglia agiata: suo padre, Nicola Magli, era probabilmente un contabile al servizio del duca Francesco II Caracciolo.
Fu una delle punte di eccellenza di un secolo, il Settecento, che può essere definito il secolo per antonomasia della cultura e delle arti a Martina e in generale nel regno di Napoli, governato da Carlo III, poiché venne al mondo in un periodo nel quale la città stava conoscendo una vera e propria fioritura economica, culturale, artistica, musicale, architettonica, che rappresentano oggi la principale risorsa ancora di Martina.
L’occasione è data dalla pubblicazione nel 2010 del testo “L’uomo tra natura e grazia” a cura di Angelo Panzetta, sacerdote della diocesi di Taranto, attualmente preside della Facoltà pugliese di Teologia e studioso della teologia morale.
Sarà l’autore a relazionare sul pensiero di Pasquale Magli, che venne a contatto con i grandi pensatori dell’epoca come Gianbattista Vico e con personalità come S. Alfonso, Antonio Genovesi e Giuseppe Galanti nell’ambito di una fioritura di grandi ricerche e studi che fecero di Napoli la seconda capitale di Europa dopo Parigi.
Di Pasquali Magli, oltre agli studiosi locali, si sono occupati G. Chiarelli in “Notabilità Martinesi” e C. Preti con “Un teologo polemista del XVIII secolo l’abate Pasquale Magli” per la Rivista Umanesimo della Pietra del 2006.
Gli aspetti teologici e filosofici saranno illustrati rispettivamente da Don Franco Semeraro, poiché Pasquale Magli fu canonico di San Martino e dal docente universitario di Filosofia della scienza, Mario Castellana.
“Questa iniziativa ha come obbiettivo non solo la presentazione di una dotta pubblicazione- afferma Antonio Scialpi, assessore alle Attività Culturali e coordinatore dell’evento – ma anche quella di continuare a portare l’attenzione sul settecento di Martina, secolo di arte e di cultura, che proseguirà con altre iniziative relative all’architettura, alla pittura, per ricordare i duecento anni della morte di Domenico Carella, e i trecento anni del musicista di Giuseppe Aprile. Il settecento per noi un grande punto di riferimento”.