È stata inaugurata ieri sera, 3 agosto a Locorotondo, la mostra fotografica “L’UOMO DELLA TERRA. Volti, ambienti e attività della Valle d’Itria” organizzata dalla giovane artista locorotondese Annagrazia Palmisano.

Le fotografie sono tratte da un personale reportage fotografico dell’artista, realizzato nell’ arco di tre anni e che è diventato anche un libro, frutto del lavoro della tesi di Laurea in Fotografia.
Annagrazia, affascinata dalla sua terra e dall’ aurea che circonda le persone umili, cerca di catturare con la sua macchina fotografica l’essenza della semplicità delle loro vite, che la riportano indietro nel tempo, ai ricordi e alle cose necessarie. Raccontando il lavoro nei campi vuole riscattare l’idea superficiale di questo lavoro, visto ancora oggi in alcuni casi come una condizione sociale disagiata e sottolinea l’amore, la passione e la dedizione che il contadino e l’artigiano mettono costantemente nel loro operato.

“L’uomo della terra – afferma l’artista – è stato per me un lavoro lungo e complesso ma fondamentale per la mia crescita artistica e personale. Ho imparato molto da uomini e donne che hanno la storia segnata sulle mani, uomini e donne che scelgono di affidarsi alla Terra. Anche se probabilmente occuparsi di essa è l’unica scelta possibile, vivono questa condizione con estrema dedizione e passione”.

L’intero progetto fotografico raccoglie la filosofia di vita del contadino, che affida la sua intera esistenza alla terra perché capisce che può vivere e avere tutto quello di cui ha bisogno solo se provvederà alla cura della terra stessa.

Gli scatti raccolgono proprio i dettagli dei volti segnati dal sole, dalle rughe, dal duro lavoro; ritraggono le mani che hanno raccolto frutti e gli occhi stanchi e fieri, che ispirano coraggio e forza di vivere.

 “Alla base delle fotografie che ho realizzato – conclude Annagrazia – c’è il tentativo di far risaltare questi stili di vita semplici, stili vecchi ma uguali nel tempo. Il motivo che ha spronato questo mio lavoro è il ritorno alle origini, la possibilità di vivere con cose semplici e la volontà a guardare i contadini con occhi diversi. Loro sono alla base della nostra scala sociale e sono fondamentali nel ciclo produttivo-economico. Per questo motivo ho scelto di fotografarli dal basso verso l’altro, per istituire loro dignità”.

Il vernissage resterà aperto fino all’11 agosto, dalle 19:00-22:00 a Locorotondo, presso Corso XX Settembre n.10.

 

 

 

 

 

 

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